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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

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Le origini e la storia di Halloween

Le origini e la storia di Halloween Halloween , la notte magica per eccellenza, ormai assurta a simbolo per tutti gli appassionati di horror e unica occasioni in cui anche chi non ama il genere, è ben felice di piazzarsi una maschera mostruosa in faccia, pur di poter partecipare a un party. Si tratta di una festa che prende sempre più piede anche in Italia, con sommo smacco di quanti non ne vorrebbero nemmeno sentir parlare perché  importata  dagli Stati Uniti d'America. L'argomentazione è debole, visto che tante altre delle nostre "feste tradizionali", in origine erano proprie di altre culture e paesi. Halloween: La Storia e La Festa A ben vedere Halloween non ha origini americane, ma è prettamente una festa europea. La tradizione di festeggiare la vigilia di Ognissanti (in inglese  All Hallows' Eve Day , che è stato poi contratto in  Halloween ) ha infatti origini britanniche, più precisamente celtiche. Per quelle popolazioni, che si basavano princip

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a parola Halloween  probabilmente deriva da una contrazione della frase "All Hallows Eve" ovvero la notte di Ognissanti. Questa notte coincideva con la fine dell'estate e i colori tipici erano l'arancio, per ricordare la mietitura e quindi la fine dell'estate ed il nero per simboleggiare l'imminente buio dell'inverno.  E' per questo motivo che i colori che caratterizzano Halloween sono l'arancio ed il nero. Narra una leggenda che gli spiriti dei morti durante l'anno, tornassero la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l'anno successivo.  I contadini dei villaggi, perciò, rendevano le loro case fredde ed indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini, e mascherandosi da mostri gironzolavano tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano. La leggenda di Jack-o-lantern racconta che un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un

Gerace, l'eleganza di uno dei borghi più belli della Calabria

Sperduto tra le prime alture della Locride, il borgo di  Gerace  ha un’amima normanna e bizantina. Ed è di una bellezza semplice e “pulita” La prima cosa che spicca agli occhi quando si arriva a  Gerace  (uno dei borghi più belli della Calabria) è la sua  eleganza.  Gerace è una Calabria semplice ed elegante. Una Calabria bella. Di una bellezza che quasi non metteresti in conto a sentir parlare della  Locride, nella sterminata provincia di Reggio Calabria. E quella di Gerace – e di questa Calabria qui – è un’eleganza che nessuno quasi mai racconta. Quasi a volerla tener nascosta.  Una Calabria che non fa notizia. Gerace si svela pian piano agli occhi di chi la visita. Ogni giro d’angolo una stilettata di eleganza. E di storia. Ed è solo quando si arriva in cima, nella parte più alta del borgo di Gerace, e ci si trova  ai piedi del castello,  è solo allora che l’eleganza di Gerace un po’ scompare. E torna prepotente l’assillo della Calabria: la condanna a una certa distruzione. C

16 ottobre

al tiepido  sole autunnale  siedono  alla balconata  quadrangolare   i soliti lungodegenti  accovacciati    sulle  gambe  sfraiati sui gradini ridono v'è  un pò  di animazione  due tre del personale si affacciano  falla corsia a curiosare   a intervenire  casomai  un montanaro viene su per la scalinata   a far  visita al congiunto una vecchia demente  bella   dinanzi a tutti e canta sogghigna e si sbraca  in  risate  scomposte gesticolando canta  Mamma lu zziu passa  cu na cantina d'oru  eu mamma mi ndi  moru  mi  vojjiu  marità http://www.salvatoregemelli.com

Studio Del Prof Salvatore Gemelli

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LOCRI EPIZEFIRII

LOCRI EPIZEFIRII (v. vol.   IV, p. 668). - La scelta di L. E. come tema del XVI Convegno di Studi sulla Magna Grecia è stata l'occasione per l'intensificarsi delle ricerche su una serie di problemi legati all'antica  pòlis,  dalla storia agli aspetti religiosi, artistici e architettonici sia degli edifici pubblici che privati. Nella stessa occasione sono stati puntualizzati i pochi dati finora raccolti sulla  chòra  locrese: è stata anche avanzata la proposta di identificare nella fiumara di Galati il fiume Halex ricordato dalle fonti come confine tra Reggio e Locri. Frequenti rinvenimenti casuali e una campagna di scavo in località S. Barbara di Mammola hanno sottolineato l'importanza della vallata del fiume Torbido, nella quale si deve riconoscere la via naturale che consentì ai Locresi di raggiungere la piana di Rosarno. Impianto urbano. -  Per la data di fondazione sembra ora più convincente, sulla base di un riesame dei materiali ceramici più antichi, la crono

Chiacchieriamo della Locride antica. Storia, archeologia, paesaggio

CULTURA E SOCIETÀ EVENTI Chiacchieriamo della Locride antica. Storia, archeologia, paesaggio Parco Archeologico Nazionale di Locri C/da Marasà (Locri) 8 agosto 2017 – Ore 20.00 LA REDAZIONE ,  4 AGOSTO 2017 148   0 COMMENTI Martedì 8 agosto 2017, alle ore 20.00, nella straordinaria cornice del Parco Archeologico Nazionale di Locri, in località Marasà, si terrà un’interessante conversazione sul tema  Chiacchieriamo della Locride antica. Storia, archeologia, paesaggio . L’iniziativa avrà due relatori d’eccellenza, profondi conoscitori del territorio locrese, ricchissimo di storia e di testimonianze del passato:  Rossella Agostino , direttore del Parco Archeologico Nazionale di Locri e  Daniele Castrizio , numismatico, docente presso l’Università di Messina. La conversazione sarà tenuta all’aperto, nell’area del Parco archeologico, e faranno da sfondo alcuni tra i resti archeologici della città coloniale di Locri. Seguirà una degustazione di vino prodotto a