Il complesso dell' Olympeion s'incentra sul colossale edificio sacro, descritto in termini entusiastici da Diodoro (XIII 81, 1-4) e ricordato da Polibio (IX 27, 9). Oggi il tempio è ridotto ad un campo di rovine dalle distruzioni iniziate già nell'antichità e proseguite fino ad epoca moderna, quando l'edificio venne usato (ancora nel secolo XVIII) come cava di pietra per la realizzazione dei moli di Porto Empedocle . L'aspetto complessivo del tempio è nelle grandi linee noto, ma sussistono ancora molte controversie su particolari importanti della ricostruzione dell'alzato, cui è dedicata un'intera sala del Museo Nazionale. Il tempio misurava m 112,70 x 56,30 allo stilobate . Su di un poderoso basamento, sormontato da un krepidoma di cinque gradini, si collocava il recinto, con sette semicolonne doriche sui lati corti e quattordici sui lati lunghi, collegate fra loro da un muro continuo e alle quali, all'interno, facevano riscontro altrettanti