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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

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La storia moderna (e non solo moderna): due o tre cose che so di lei

La storia moderna (e non solo moderna): due o tre cose che so di lei Come studiare e come NON studiare la storia moderna (e non solo moderna) Studiare storia  NON  equivale a memorizzare nomi, eventi e date. Se la storia vi è stata presentata così nelle scuole medie e/o superiori chiedete i danni ai vostri ex insegnanti. Chi affronta in questo modo lo studio della storia, antica, medievale, moderna o contemporanea che sia, si condanna a trascorrere giornate di noia senza ricavarne nulla di buono, e per bene che gli vada otterrà all'esame un voto mediocre. Studiare storia significa invece  ragionare  sul passato e sui nessi tra passato e presente (e futuro, perché no?). Significa capire che i fenomeni anche più attuali hanno spesso origini lontanissime nel tempo, che è bene conoscere per "leggere" meglio il mondo che ci circonda e l'avvenire che ci attende. Significa rifiutare per principio tutti i luoghi comuni e sottoporre a critica rigorosa e diffidente

Polsi: Un santuario nel cuore d'Aspromonte

Polsi: Un santuario nel cuore d'Aspromonte Mar, 28/08/2012 - 11:18 Il 2 settembre si celebra la festa della Madonna della montagna. Centinaia i fedeli che accorrono ogni anno “Quandu arrivaru a Bovalinu si ‘nd’ha morutu lo picculinu… e lu posaru supa l’artaru…”, e litanie e pianti salirono lungo le fiancate aspromontane, strette attorno a Polsi. Il principe di Roccella fu adagiato nella piccola bara di legno, mentre il dolore piegò i nobili Carafa. Stettero così, impotenti, col capo chino davanti alla Madonna. Era il 1773. Oggi, mentre risaliamo la terrosa strada che corre lungo le montagne, i nostri sguardi abbracciano Pietra Cappa. San Luca resta silenziosa alle spalle. Dopo ore e ore di cammino Polsi finalmente si mostra, coccolata e protetta da alte pareti verdeggianti, nella sua struggente delicatezza. Un mare di gente colora ogni stradina, così scriveva Corrado Alvaro: «Vanno i fedeli in lunga teoria, uno dietro l’altro, affratellati dallo stesso pen

Test Scienze della Formazione Primaria 2018: domande di Cultura letteraria, storica e geografica

OMANDE LETTERATURA E STORIA TEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Il  test d’ingresso di Scienze della Formazione Primaria  si svolgerà in tutta Italia il 14 settembre 2018. Nonostante la prova avvenga in contemporanea, il test è divero da università a università. Gli atenei, che si occupano della redazione delle domande del test, devono comunque seguire le direttive imposte dal Miur che con il  bando , nel quale viene stabilita la suddivisione dei quesiti, il loro punteggio e gli argomenti su cui devono vertere. In base a queste indicazioni è possibile allenarsi per il  test di Scienze della Formazione  con l’ausilio di simulazioni basate sulle prove degli anni precedenti. TEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA: I QUIZ DI CULTURA LETTERARIA, STORICO-SOCIALE E GEOGRAFICA Tutto sulle domande di cultura letteraria, storico-sociale e geografica del test —  Fonte:  Istock Il programma previsto dal Miur per le 20 domande di cultura letteraria, storico-sociale e geog

STILO (RC): TRA STORIA E NATURA, UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA La città di Stilo è una meraviglia di per sé: più di ogni documento, la sua posizione arroccata sulla fiumara a guardia del mare Ionio ci racconta della straordinaria vicenda di questo luogo, che interpreta e rappresenta quella di tutta la Calabria. Le testimonianze delle culture, che hanno segnato nei millenni la storia di questa terra, si ritrovano a Stilo e nei suoi dintorni: dalla colonizzazione greca della costa, agli insediamenti monastici del periodo bizantino, ai monumenti del periodo rinascimentale e barocco fino alla straordinaria vicenda della nascita dell’industria del XIX secolo, così sembra che su questa parte della Calabria si sia voluto quasi concentrare il meglio che questa regione poteva esprimere in termini di cultura, religione, arte e scienza. Posta a 400mt sul livello del mare e alle spalle della quale si erge la ripida parete del monte Consolino, Stilo si ritiene fondata nel VII secolo dai profughi di una mitica città marittima. LA LEGGENDA DELLA NASCITA DI STILO La leggenda…narra che, per trovare scampo alle continue incursioni, con conseguenti saccheggi e distruzioni, che subivano spesso da parte dei feroci e predoni Saraceni, i pacifici abitanti, di questa ex colonia greca, si rifugiarono in massa ai piedi del monte e là fissarono la loro stabile dimora, denominandola Stilida (o forse Cocinto). Intorno ad essa costruirono altissime mura, per rendere quel luogo inespugnabile. Per consentire l’accesso e l’uscita dal paese furono costruite cinque grandi porte, che di notte venivano ermeticamente chiuse dall’interno. Dette porte vennero denominate: Porta Stefanina, porta Reale, porta Cacari, porta Scanza li Gutti e Porta Terra. Ma anche qui i pacifici abitanti vennero spesso molestati e insediati, e se non fosse stato per la loro vigile e costante solerzia, nonché per l’inespugnabilità del luogo, Turchi e Saraceni avrebbero avuto la meglio su di loro. In un epoca non bene precisata, continua la leggenda, i Turchi sbarcarono in marina più agguerriti che mai e tentarono più volte l’assalto; ma resisi conto dell’impossibilità di poter portare a buon fine l’impresa con le armi, decisero di costringere la popolazione ad arrendersi per fame: posero i loro accampamenti fuori le mura di cinta e con un continuo lancio di pietre e dardi, costringevano quella gente a stare per giorni e giorni, inoperosa a difendersi. Un mattino però, mentre gli uomini più stanchi del solito vigilavano ai loro posti di combattimento e le donne e i bambini se ne stavano rinchiusi in casa morti di fame e di paura, ecco affacciarsi ad ogni porta un giovane guerriero, bello e imponente di aspetto, che con fare autoritario ordinò alle donne di non allattare, quel giorno i loro figli e di raccogliere tutto il latte dei loro seni, in recipiente di rame.Con tutto quel latte, il giovane preparò delle polpette di ricotta e cominciò a scagliarle, ancora fumanti, contro l’accampamento nemico. I Turchi a quella vista, pensarono subito che se gli abitanti del monte, potevano permettersi il lusso di sprecare tutto quel cibo, chissà quanti giorni avrebbero resistito ancora all’assedio, così tolsero le tende e se ne tornarono nelle loro terre. Visto allontanarsi il nemico, tutti gli abitanti si diedero a cercare quel guerriero al quale dovevano la loro salvezza. Ma di quel giovane non era rimasta neanche l’ombra. Allora tutti furono indotti a credere che quel inatteso aiuto era venuto loro dal cielo e che quel giovane non era altro che San Giorgio.Da quel momento il Santo fu proclamato protettore del paese.. PERCHÉ VISITARE STILO Oggi Stilo, è una delle città più belle e visitate della Calabria. La sua terra ricca di storia e monumenti, la sua cultura ultra millenaria e le numerose manifestazioni presenti in ogni periodo dell’anno, regalano piacevoli sorprese al turista e gli offrono la possibilità di arricchire la propria permanenza con momenti di cultura, arte e artigianato. Il centro storico e il vicino borgo custodiscono gelosamente delle splendide ricchezze: un dedalo di viuzze, case attaccate l’una all’altra quasi a sorreggersi tra di loro, cortili e giardinetti che creano scorci di incantevole poesia, maestosi palazzi nobiliari, stupende chiese e soprattutto le mura di cinta con le torri e le porte urbiche, conferiscono a Stilo l’aspetto di una tipica cittadina medievale e fanno di essa uno dei Borghi più belli di Italia. La Città del Sole ha dato i natali a personaggi illustri, quali Tommaso Campanella, Francesco Cozza, Domenico Vigliarolo. Uomini che con il loro operare, hanno dato lustro non solo al loro Paese ma a tutta la nazione.

STILO (RC): TRA STORIA E NATURA, UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA La città di Stilo è una meraviglia di per sé: più di ogni documento, la sua posizione arroccata sulla fiumara a guardia del mare Ionio ci racconta della straordinaria vicenda di questo luogo, che interpreta e rappresenta quella di tutta la Calabria. Le testimonianze delle culture, che hanno segnato nei millenni la storia di questa terra, si ritrovano a Stilo e nei suoi  dintorni : dalla colonizzazione greca della costa, agli insediamenti monastici del periodo bizantino, ai monumenti del periodo rinascimentale e barocco fino alla straordinaria vicenda della nascita dell’industria del XIX secolo, così sembra che su questa parte della Calabria si sia voluto quasi concentrare il meglio che questa regione poteva esprimere in termini di cultura, religione, arte e scienza. Posta a 400mt sul livello del mare e alle spalle della quale si erge la ripida parete del monte Consolino, Stilo si ritiene fondata nel VII sec

Gerace

Gerace Gerace, Largo delle tre chiese TurisCalabria Gerace, Cattedrale TurisCalabria Il Borgo Info Eventi Dove dormire, mangiare, comprare Da Vedere Dalla sua rupe di arenaria, Gerace (Ièrax, Jèrax in greco-calabro, Jeràci in calabrese) gode di un emozionate panorama tutta la regione della Locride, in Calabria. Il borgo, che conserva ancora oggi l'impostazione urbanistica medievale, si trova all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte. Il centro storico è ricco di chiese, palazzi d'epoca e vani, un tempo abitazioni o botteghe, scavati direttamente nella roccia. La storia del borgo è strettamente legata a quella di Locri Epizephiri. Il nucleo abitativo, infatti, nonostante esistano tracce di frequentazione in epoca pre-greca, greca e romana, si sviluppa solo in seguito all'abbandono della città di Locri, avvenuto a partire dal VII secolo d.C., a causa del