Passa ai contenuti principali

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci.
Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di Ordini architettonici che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio.



Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che compongono una costruzione o un Tempio greco, in modo che alla fine tutti gli elementi che lo compongono abbiano un preciso rapporto proporzionale tra di loro e l'insieme. Tra gli Ordini architettonici Greci troviamo l'Ordine Dorico, l'Ordine Ionico e l'Ordine Corinzio.
Gli Ordini Dorico e Ionico prendono il nome dai luoghi in cui vennero ideati dagli architetti greci. L'Ordine Corinzio invece secondo una antica leggenda sarebbe stato inventato da Kallimakos intorno al V secolo a.C. Questo personaggio sembra che ebbe l'ispirazione guardando un cesto con delle foglie d'acanto che era collocato su una tomba di una fanciulla nella città di Corinto.
L'Ordine Dorico
L'Ordine Dorico è il più antico e diffuso dei tre e si attribuisce la definizione della struttura e della forma del Tempio Greco. Si sviluppa prevalentemente nel territorio greco continentale e nelle colonie della Magna Grecia. Vediamo sopra una immagine con i vari elementi.
Le caratteristiche principali dell'Ordine Dorico sono che la colonna non ha una vera e propria base e appoggia direttamente sullo stilobate. La colonna presenta un fusto che si assottiglia man mano che si sale verso l'alto e ha delle scanalature molto larghe. Il capitello che funge da corona per la colonna è molto semplice ed è costituito da due elementi chiamati (echino) un blocco tronco-conico, e (abaco) che è una lastra quadrangolare. L'architrave risulta liscio. In esso vi è un fregio costituito da triglifi che sono lastre con tre scanalature verticali alternati a metope, dei riquadri con rilievi scolpiti. Nelle colonie greche della Sicilia l'ordine Dorico acquista in monumentalità ma perde in raffinatezza per l'uso del calcare al posto del marmo e per la forma più tozza della colonna.
L'Ordine Ionico
Esso nacque e si diffonde intorno al VI secolo a.C. soprattutto nelle zone di influenza ionica, quindi in Asia Minore e in alcune isole del mare di Egeo. Esso è più raffinato, più slanciato ed elegante di quello Dorico. Vediamo una sua immagine qui sotto con gli elementi.



La colonna non appoggia direttamente sullo stilobate ma ha una propria base costituita da sporgenze (toro) e rientranze (trochilo). Il fusto presenta delle scanalature strette ed è sormontato da un capitello decorato ai lati da due volute. L'architrave liscio è sormontato da un fregio continuo decorato senza interruzioni.
L'Ordine Corinzio
Questo tipo di ordine viene elaborato un po' più tardi, alla fine del V secolo a.C. e incomincia ad affermarsi e diffondersi ovunque in età Ellenistica. Sotto lo vediamo con i suoi elementi.



La colonna dell'ordine Corinzio poggia su una propria base ed è più sottile di quella Ionica. Il capitello è riccamente decorato con foglie d'acanto e il fregio è continuo come nel tempio ionico. Sin dall'antichità e fino al secolo ottocento moltissime opere architettoniche prodotte in occidente sono state costruite seguendo i parametri e gli stili degli architetti dell'antica Grecia perché essendo veri e propri "stili classici", i committenti dei lavori andavano sul sicuro per non essere delusi in un futuro a loro prossimo. Ma la ragione è anche dovuta ai vari materiali usati fino a quell'epoca, (marmi, pietre, mattoni ecc) che erano alla base degli stili degli architetti greci. (trovi articolo sui materiali).


Commenti

  1. Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de