Passa ai contenuti principali


Come è Nata LA Guida
Questo lavoro non avrebbe visto la luce se non avessi potuto coninvolgere nella mia ricerca gli interessi a la passione di persone a me care di amici e di conoscenti vari e qui il caso di far presente il ruolo di mia moglie e dei miei figli i quali hanno visutto e vivono con me l'avventura dei miei interessi culturali interessi per i quali utilizzo i momenti liberi più vari e più impensati mimmo curulli e un tempo anche bruno siciliano mi e accanto nelle tappe di una ricercca permanente in situ dovrei ricordare anche i nomi di tanti geracesi di ogni era ricardo sololi canonico antonio gratteri don francesco lagana lo scomparso medico fillippo fimognari il veterinario nicola delfino vincenzo lagana Umberto Scarauzzino maestro Mimmo lacapo Melo e giuseppe barbaro vincenzo Custureri giuseppe tesite anna Sorace con il marito gianni cataldo giuseppe e francesco spano Maria Spano Oliva Giacomo oliva il ceramista ettore soleri Antonio Cangemi Giuseppe Ascioti Antonio Pelle e Toto Filippone Un particolare grazie a Don Peppino Barbaro parroco di S,Anna Non posso non ringraziare i locresi Gaudio incorpora Ugo Mimmo e Cesare Serafino Ad ognuno di essi devo l' approfondimento della conoscenza diquelche particolare aoetto di Gerace Giunto a Gerace nell estate del 1957 eritornatovi dieci anni dopo dal 1969 il mio interesse per l' antica e pittoresca cittadina e stato venendo incoraggiato negli studi bizantini dal cappuccino Pare alfonso da samo e nell interesse per il territorio GERACESE da Domenico Paolo Guarneri NEL dicembre del 1970 il sindaco di gerace giuseppe fimognari collega e amico carissimo mi incarico di raccogliere e catalogare tutte quelle pietre recantiiscrizioni che durante i recenti lavori direstauro della cattedrale erano state riunite in un deposito comunale aqueste ne aggiunsi varie altre da me trovate in certi luoghi della città la disponibilità del Dr Domenico Coppola sovrintendente agli Archivi della Calabria e la paziente assistenza di Franchino Vollero mi hanno messo a contatto con i fondi notorili geracesi conservati in locri Mons Giuseppe sansotta Mons Antonio Sgrò a l' avv Antonio Monteleone mi hanno favorito nella conoscenza e nello studio dell' Archivio Vcovile della Diocesi di Gerace locri in tale lavoro ho fruito dell amicizia dei vescovi Mon Michele Arduino di santa memoria edel Suo successore Mons Franceco tortora Nel 77 segnalia a carmello Trasselli ora scomparso lapresenza dei capitoli e grafiche geracesi del cinquecento nella sottosesezione locrese nell Arch di St di RC e l'anno doppo nell agosto il Trasseli fu con mea Locri per una settimana con lui feci interessanti rilievi e mi confermai nella paziente e minuziosa osservazione di Gerace e del suo territorio sicche scoprimmo il primo ninfeo magno greco geracese quello di Tracò Molti rilievi ho avuto modo diformulare nei diuturni colloqui con il fraterno amico Enzo D'Agostino conosciuto nell' archivio curiale di Locri nel71 con Salvatore Ziparo con Mario Pellicano Castagna e con Padre Francesco Russo e non pochi ho potuto portarne avanti grazie all' incitamento del Barone Franz von Lobestein Dal punto di vista linguisstico mi è stata fondamentale l' amicizia con lo scienziato tedesco Gerhard Rohlfs con gli architetti ergio Bollati e Santo Donato ho trtattato e maturato nel anno 71 le implicanze storiche che l'impianto ubanistico di Gerace fa sottointendere è stato un interessante incontro di idee e da allora i contatti si sono mantenuti attraverso i vari studenti dello USA - RC che essi e la singnorina Emilia Zini inviano tuttoora per per studiare la città ei suoi dintorni Ulteriori contatti ed un sopral luogo con il Prof Alfonso De Francisis e con Prof Mrtin Frederikson dell' Universita di Oxford da me invitati a Gerace il 7-10 1976 mi hanno incoraggiato a coltivare alcune ipotesi su origini funzione e struttura del castello arce soprattutto in epoca precristiana e stata ed è una bellissima vicenda quella attraverso la quale si va svelando il volto più reale e tutto nuovo di Gerace il lavoro non è ultimato la presente guida i pone come una spesso brevissima a volte meno concisa di rado completa esposizione di molti aspetti della città è per cosi dire l' efflorescenza di ben più ponderosa opera di cui solo una piccola parte ha visto la luce e per questi motivi che dovero samente corredate di note poste in fondo al colume ed è anchèe per cio che presuppongo editi alcuni studi sui quali si bassano talune mie affrermazioni ed il cui relativo lavoro esèpositivo non quello investigativo gia effettuato con duco in tempi lunghi come picevole di vertissement nel contesto del mio lavoro professionale di medico
 





 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘...

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che...

Conte, canti e filastrocche

A mblà mblà ci-cì co-cò       A mbla mbla ci-cì co-cò Trè cevètte sop’o comò        Trè civette sul comò Ca facèvene l’amòre            Che facevano l’amore Che la fìgghie du dottòre    Con il figlio del dottore U dottòre s’ammalò             Il dottore si ammalò A mblà mblà ci-cì co-cò.      A mbla mbla ci-cì co-cò. ( La presente conta va cadenzata con la sillabazione ).   Sotto il ponte ci son tre bombe Passa il lupo e non le rompe Passa il figlio del nostro re E le rompe tutte e tre. Iùne, du e trè...attòcch’a ttè.   Uno, due e tre...tocca a te. ( Era un’altra conta ). Pomodoro oro oro Oro di bilancia ancia ancia Quanti giorni sei stata in Francia? Dieci! Uno, due, tre, quattro, cinque, Sei sette, otto nove, dieci. ( Faceva parte dell’inizio di un gioco ). Lamba lambe, ...