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i confini naturali  del versante ionico  della provincia di reggio  calabria  iscrivono  un area approssimativamente  trapezodale  delimintata  a  ne  dalla catena  secondaria  che dal  più  alto  monte delle  sarre il pecoraro  m.1420 massiccio  contrafforte che  si  stacca  dalla  cima  dell  aspromonte e scende precipite  capo  spartivento  a no da una cerniera  montana  a funzione  ismica  primi   due confini  sembrano  limiti  veri  gli altri  sono  stati  dei  tramiti  culturali  attraverso  quello di se  il mare rappresento il tramite delle  profonde mutazioni  culturali  dei  secoli  vII a cVEDI figura  n.1  lunica  istituzione  compresa in questi limiti  fisici  e la diocesi di gerace  locri strutura  la quale  dunque  si presenta  come un armonico adeguamento della situazione religiosa  alla realta aantropogeografica delle zona la sua stessa antichita  V sec  o ancor  prima   probabilmente  non permette  di  considerarla alla stregua  di una  mera sovrastruttura di governo il confine NO della  dio cesi tuttavia  non  si identifica  con quello fisico  della regione  essendo stato  arretrato  fino al fiume  allaro  fiume  che sbocca  a poco  più 15  km  da p stilo  e che  aveva  definito  col nome  di sagras i confini  settentrionali  della repubblica  di lokiri  epizephrii  si  assiste  cosi  cosi al  declassamento  funzionale  del pur valido  confine  naturale  la cui inefficienza  per  altro  aveva permesso  alla  repubblica  di kaulonia  di estendere il proprio  territorio  sino  alla  sagras  e ha  provocato  in epoca relativamente recente  gravi  motivi di disordine fra le due  diocesi contigue  di squillace e  di gerace la locrde  storica  non  ha rispettato  i confini corografici  naturali  il limite  NOera dato  dala sagras  e fu  ereditato  della  dalla strutturazione religiosa  il limite  interno  fu sempre  incerto data presenza  degli indigeni pa droni delle aspromontane  e serrei  un netta demarcazione  coll' agro

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