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7 settembre
 
 
Questo è il secondo  ricovero di Emilio Barillaro  avvocato  scrittore  archeologo  e fecondo umanista  da S. Giovanni di Gerace  RC il il ricovero  è d'urgenza  una telefonata  la sera precedente  Sono invecchiato  Ho mille acciacchi  Non sto  bene Non  riesco  a leggere  più  di un quarto  d'ora Ah  la mia destra  ribelle è gonfia e non regge  la penna  che  sventura  Non  riesco  più a  dormire  il cuore  fa le bizze  e il suo  arrivo  con in mano  la valigia  colma di libri  Emilio  Brillaro è stato  ospite di questo edificio  più volte  prima allorchè questo ex monastero era adibito  ad Asilio infantile ospite volontario quale membro  della guria del concorso  di  pittura Estemporanea  città di gerace poi ospite involontario nell' agosto  71 logorato più che  dagli anni e dai malanni  come  egli  ama dire del  lavoro  continuo e indefesso  L' uomo  è stanco i suoi disturbi  circolatori pluridistrettuali e  le sue  manifestazioni artrosiche  poliarticolari  lo hanno  ridotto  in pessiamo  stato  Durante  la visita  medica  trovo  già sistemate sotto il cuscino  varie  riviste  e alcuni  suoi manoscritti  Man  mano  che il digente  migliora  la carta  stampata  invade il comodino  la sedia  e pi anche il letto  Dopo una settimana di cuore intensive durante il primo  ricovero fu neccessario  un lasso  di  tempo  molto  più lungo  Barillaro accoglie i medici nella sua stanza  con parola sciolta e scintillante  ricca di calore  L' incontro  con lui  ritorrna  ad essere interessante  e picevole  per la vere l' intelligenza  e  la saggezza  ch egli profonde nei suoi  colloqui  i suoi occhi  poi  sprizzano  gioia  quando su mia sollecitazione  egli accenna  ai suoi   trascorsi  archeologici  in circa mezzo  secolo  di milizia  investi gativa ho avuto  la fortuna  di scoprire  e in  parte esplorare  un complesso  di di ben  venticinque  Ne cropoli  antiche di varia  età e civiltà  e di vario rito Nella mia febbrile attività  ho goduto  della valida  collaborazione   dell '  pittore salvatore  galuzzo lo scopritore  della necropoli  indigena di gerace   un segugio   di razza  dotato  d' inusitato  fiuto  indagatore Da dissennato  becchino  dell' archelogia  militante  non saprei  dire  quante  relique  ossee   e cinerarie  ho  disinvoltamente disperse  durante  le mie  compagne di sterro nell' affannoso  reperimento  di  suppellettili sepolcrali Riconoso di essere  stato  un profanatore  di tombe pieno di empetà e mi auguro  che in  un lontano avvenire quando  i collegghhi  archeologi   della   posterità esploreranno la Necropolo in cui sarò destinato  a giacere  useranno  con  le mie  vestigia  una  maggiore  pietà  A scongiurare  che ricerche di reperti siano effettuate nel mio avello  dispongo che  su di esso a mo di  epitaffio venga apposta la seguente   scritta 

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