Istituita il 28/4/1962 la Divisione viene soppressa il 27/12/1965 a seguito degli accordi stipulati nel 1963 i Comuni di siderno e di Locri in virtù dei quali essa si doveva ubicare nel complesso ospedaliero di siderno nel contesto Ospedali Riuniti di Locri e Siderno in realta la soppressione del reparto locrese contrastava con quanto stabilito dalle virgenti disposizioni di legge per gli Ospedali di 3 Categoria esistenza di un reparto Medicina da parte delle popolazioni che gravitano nelle sfera assistenziale di Locri Per tali motivi il 16-5 1967 la Divisione venne ricostuita in seno all Ospedale di LocriNon è stato facile organizzare l' apertura della Divisione Nel vecchio Castello mancavano gli ambienti idonei ad accoglierla nè era possibile reperire il personale medico necessario Solo con l' inizio dei lavori per il Nuovo Ospedale e il fitto locali privati la Divisione dopo l' espletamento del concorso di Aiuto Romana di condorelli ha iniziato la sua attività il 1 luglio del 1971 Essa venne sistemata nei primi quattro pani e al piano terreno del Palazzo Schirripa sulla ss 106 Via Marconi in realta il bisogno di una tale divisione si era evidenziato ben presto nell Ospedale di locri Una certa percentuale di p.l. della Di visione Chirurgica era stata sempre oocupata da pazienti di natura medica e alcuni sanitari avevano svolto prevalente attività medica Ed era stato proprio per la impossibilità che gli allievi della scuola per infermieri generici frequentassero una divissione medica pr il tirocinio di obbiligo che già nel 1956 non si era potuta aprire la relativa scuola per la qualificazione del personale Essa è deducibile malamente dalla seguente tabella IIA II/A nella quale si può seguire l' andamento dei ricoveri delle visite ambulatoriali e dei ricoveri nelle prime classi dal 1971 al 1974
A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2. A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3. A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4. A CASA ‘I FORGIARU, SPITU ‘I LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5. ‘ A CCHIU BRUTTA È ‘A CUDA ‘U SI SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva
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