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Giorno di Natale
 
 
Epiovuto un poco  stanotte La pioggerella  è venuta  giù sulla casa crepitando  live  quasi  un brusio di voci  discrete  voci e ricordi d'infanzia  per quanto svegliati  dai  lamenti  di fabio e di Cesira io e mia moglie  la notte l'abbiamo  trascorsa  calma  ormai  ci si è abituati a fruire  del riposo  notturno  ripartendo  in brevi  porzioni  di sonno E cosi che alle 7,30 ero ancora a letto  contro il mio solito e sono stato svegliato dal  din din don  della porta .
 
Ho aperto in un baleno francesco  campiti  era  innanzi all' uscio  vestito a festa  intabarrato una festaiola  paglietta  col  nastro  nero  in testa e una borsa nuova  si  scappello  ossequioso  facendo  trionfare i ricchi baffi  umbertini  sul  viso  aperto e disteso  gli strinsi  la mano ci scambiamo  gli auguri e lofeci entrare
 
ci accomodammo nel soggiorno  il vecchietto  si lamentava della  povertà della  gente dei campi
 
e ne riconosceva la capacità di sentimenti profondi e di sincere devozione verso coloro che stima   meritevoli ma se la sentiva di condividere le mie  obiezioni a riguardo di certe  forme di omaggio  fra buoni amici dicevo  bastano  anche le sincere  espressioni del cuore per scambiarsi auguri  campiti però insisteva ad affermare che almeno  un fiore nel dare gli auguri ci vuole E aperta  la borsa ne tiro fuori trinfalmente  tenendo per il gambo  un grappolo d'uva nera intatta  metà  rinsecchiata e me lo porse felice accompagnandolo  con tre  uova legate in un  bel fazzoletto  dai vivaci   colori
 
Fuori squillavano le campane annunziando  la nascita  di Gesù  Guardavo il vecchio felice La sua buona immagine  di patriarca mi richiamava alla mente  remoti ricordi riudivo mia  madre dir mi che cristo a volte  ha i panni di un vecchio per la strada a volte quelli di un bimbo se lo incontri

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