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i libri corali
di salvatore gemelli

si tratta  di una serie di codici  di lusso una delle ultime  che siano state prodotte non solo in calabria  ma in  tutta italia  sul finire del sec xv  certamente  ragguardevole  per molte non  trascurabile  per  qualità  di esecuzione e non  ancora  sufficientemente  studiata  nei  suoi contenuti  musicale e paleografico i codici sono patrimonio  della  chiesa  cattedrale  di gerace  e in essa  sono  stati  impiegati  per il canto corale nel corso di circa  quattro secoli
Ho avuto  la fortuna di realizzarne l'individuazione attraverso  il reperimento  fortuito della copia di una importantissima  loro pagina che chiameremo Appendix alcomune sanctorum  conservata nel  corale xi vale  perciò la pena di indicarne le tappe non  fosse altro che per sollecitare  gli studiosi laici ed ecclesiastici della calabria ad una meggiore attenzione verso opere di grande  valore  che è dato di poter ancora ritrovare  di queste non  so se l'ignoranza o l'incuria  ha fortemente messo in pericolo  a volte l'esistenza altre  volte ed è il caso più  frequente  la mancanza di  mezzi confina le  residue  testimonianze  del passato in un limbo di imperfetta  e inadeguata conoscenza  che  impoverisce l'opera della  sua  giusta  collocazione scientifica  e il  contesto  ambientale  di  quel  conforto  morale  cui la presenza  di un simile monumenmto invece darebbe  diritto .
Aparte i  bevi  cenni  che di essi si leggono   in letteratura prima degli anni 50 di questo secolo  un   primo fondamentale  lavoro fu  da me    pubblicato su Historica nel 1971 in esso  ho  tenuto  conto  di numerosi aspettio  dei  codici geracesi stimolando cosi gli studiosi  ad approfondirne  ulteriormente  l' anmalisi Ben presto si ebbe una riricerca  elementare  che ne ha sottolineato gli aspetti  paleografici e artistici  senza tuttavia esaurirli nella tesi di laurea  di Rita incorpora  figlia di gaudio lo studioso che ha corredato  il testo di interessanti riproduzioni  di capilettere voglio segnalare due aspetti dei codici  geracesi  che attendono un profondo esame  quello  musicale  senz altro   di rilievo  poichè   la musica  dei coraliapre una dignitosa  finestra  nel  grande  vuoto della  musica sacra italiana  del  quattrocento e quellom  legato alla  presenza di numerosi  frammenti  pergamenacei  o  cartacei di  codici  greci o bilingui  greco e latino  o solo latini Lo studio  di  questi   frammenti  geci e greco  latini  è molto importante per  corroborare la comprensione di taluni  argomenti riguardanti  Bar  laam   di seminara  leonzio   pilato e il vescovo  monaco  joannikios  tutti e tre  legati a quello che può  chiamarsi loscriptorium  di  Gerace  da me  supposto operante  in   questa  città  con argomenti induttivi  ed oggi confermato con  una mole  di  documenti che vanno assegnati a  Gerace  Non  è difficile  attualmente  comprendere come  mai  in gerace dia stata  prodotta  una  serie  notevole di codici greci  parte  dei quali legata al  nascere  medesimo  dei  preumanisti e di collegarne  la genesi ad un  certo  contesto storico  culturale  ben preciso  nè meraviglia  che una cosi illustre  produzione  si sia  dileguata quasi  improvvisamente e che gli ultimi testimoni  di tanta attività  siano presenti all epoca  dell estinzione del rito  greco mi riferiscono  ad atanasio  chalkeopylos  che tale fine  decretò ed al suo congiunto   giovanni  chalkepylos  il  quale  firmò gli ultimi   codici  greci di gerace i codici  musicati  che formano i libri  corali della cattedrale  di gerace   rappresentano la produzione  estrema di una  tale   attività  scrittoria   geracese le mani  dei monaci calligrafi  e miniatori  furono  impiegate da atanasio  chalkeopylos per un ultima  fatica  quella dei  corali  che noi  porremo come  pietra  terminalwe  e come  segnacolo  della  fine di un mondo e dell inizio di un altro  prima  di esso la grecità bizantina dopo di esso la  latinità  con le sue innovazioni  che per tanti  sembravano  segnare re proprio la fine di tutto almeno  nella  locride  nell estate del 1968  l'amico  giuseppe  beniamino   fi mognari  sindaco di gerace mi fece conoscere alcune  carte  antiche  attraverso  le quali  io giunsi ad  individua  re  una copia  dell appendix  al commune  sanctorum  che chiami  certa fimognari   redatta  alla fine del  l'ottocento  da un tale  nicola  speziale  e riproducente  i foll  107 del commune  sanctorum  l origine dei libri corali  e il suo contesto storico  culturale una vota  identificato l'originale  della carta  fimognari  l' esame paleografico del volume del quale il documento  occupa  l'ultima  pagina  e il suo raffronto contenutistico e formale  con i restanti  codici mi permimise  di assegnare  tutti  i volumi  al 1482 e agli anni che seguirono  sembra  infatti  che il commune sanctorum  sia stato redatto  per primo entro il 1482  in verità   data  la mole del  lavoro  richiesto  dalla compilazione  ordinata  dell intiera serie  dei libri   liturgici  è facile opinare  che  il calceopilo  abbia deciso di far eseguire  per primo questo volume  che sarebbe  stato di utilità   quotidiana  nella messa e nella  officiatura  nacquero cosi que divinorum  officiorum  libri

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