gerace risulta di varie parti fra loro armoniosamente integrate e sviluppate si sia in rapporto alla topografia del suolo occupato cui si deva la quadratura imperfetta delle maglie del ordito urbano e il particolare disegno di base nel rione vasia nel bprgo e nel borghetto e alla presenza di alcuni percorsi socio economico centro religioso e abitato classici e delle epizefirii svolte dall' amba geracese e specilizzate nel suo tratto cacuminale adempiente ufficio di castro naturalmente fortificato
il castello è la struttura urbana posta a quota più alta esso rappresenta l'elemento più nobile di quelle costruzioni militari le quali in garn numero ed allo stato di ruderi più o meno fatiscenti si possono ancora ammirare nella vastissima superficie che si apre dietro il castello ad ovest e che come avviene insimili casi e come ancora si racconta dagli anziani accogleva gli abitanti nel corso dei lunghi estenuanti assedi .
lacittà propriamente detta occupa l'altipiano sottostante essa è dai suoi borghi attraverso un tripode viario la cui forcella è occupata dall'antica sede dell' ospedale cittadino il tripode separa nettamente la città p.d. chiusa in tale punto dalla porta del sole dai suoi borghi il borgo maggiore chiusso atale livello dalla porta del ponte la città aveva nel passato due accessi ulteriori in fase diversa di conservazione la porta di s. maria del ferro che è rovinata nel sec XVII e la porta di . nicola del cofino a livello della quale oggi si apre la grandiosa nuova strada di accesso realizzata dall' amministrazioni fimognari .
citta p.d. borgo e borghetto sono collegati da strade interne che convergono a formare la suddetta forcella o tripode al cui centro è l'antichichissimo venera bile hospitale di s. giaccomo nel largo omonimo i tre corpi e le tre relative strade hanno come limite le tre suddette porte l'opedale non a caso fu posto in questo sito se non per renderlo perfettamente isolato ai fini igienci da tutti e tre i corpi urbanistici e nel contempo per renderlo facilmente ad essi accessibile inoltre l'ospedale era bene esposto aveva il comodo di terrazzi e di un giardino il quale guardava e tuttora guardava sopra una rupeche costituisce un ulteriore elemento di isolamento di isolamento dalle stutture urbane sottostanti
il castello è la struttura urbana posta a quota più alta esso rappresenta l'elemento più nobile di quelle costruzioni militari le quali in garn numero ed allo stato di ruderi più o meno fatiscenti si possono ancora ammirare nella vastissima superficie che si apre dietro il castello ad ovest e che come avviene insimili casi e come ancora si racconta dagli anziani accogleva gli abitanti nel corso dei lunghi estenuanti assedi .
lacittà propriamente detta occupa l'altipiano sottostante essa è dai suoi borghi attraverso un tripode viario la cui forcella è occupata dall'antica sede dell' ospedale cittadino il tripode separa nettamente la città p.d. chiusa in tale punto dalla porta del sole dai suoi borghi il borgo maggiore chiusso atale livello dalla porta del ponte la città aveva nel passato due accessi ulteriori in fase diversa di conservazione la porta di s. maria del ferro che è rovinata nel sec XVII e la porta di . nicola del cofino a livello della quale oggi si apre la grandiosa nuova strada di accesso realizzata dall' amministrazioni fimognari .
citta p.d. borgo e borghetto sono collegati da strade interne che convergono a formare la suddetta forcella o tripode al cui centro è l'antichichissimo venera bile hospitale di s. giaccomo nel largo omonimo i tre corpi e le tre relative strade hanno come limite le tre suddette porte l'opedale non a caso fu posto in questo sito se non per renderlo perfettamente isolato ai fini igienci da tutti e tre i corpi urbanistici e nel contempo per renderlo facilmente ad essi accessibile inoltre l'ospedale era bene esposto aveva il comodo di terrazzi e di un giardino il quale guardava e tuttora guardava sopra una rupeche costituisce un ulteriore elemento di isolamento di isolamento dalle stutture urbane sottostanti
gerace paradiso d'europa di salvatore gemelli guida per un approccio storico artistico ammbientale finito stampare nel mese di dicembre 1993
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