Eccome se è esistita! Ne è documentata la
presenza in Gerace a partire dal XVII° e sino al XIX° secolo!
Il primo Avitabile di cui abbiamo notizia in Gerace credo sia stato Michele, giuntovi in qualità di Governatore, proveniente da Castellammare di Stabia. Michele Avitabile sposò in Gerace Cornelia Ramirez, come riportato nei capitoli matrimoniali stipulati dal notaio Pietro Camuso il 17 marzo 1674, e morì nel 1688. Uno dei figli di Michele e di Cornelia Ramirez, Giacomo Avitabile-Ramirez (sic), tornò con certezza a stabilirsi a Castellammare di Stabia, Città della quale divenne Sindaco nel 1729-1730 (fonte:
Il primo Avitabile di cui abbiamo notizia in Gerace credo sia stato Michele, giuntovi in qualità di Governatore, proveniente da Castellammare di Stabia. Michele Avitabile sposò in Gerace Cornelia Ramirez, come riportato nei capitoli matrimoniali stipulati dal notaio Pietro Camuso il 17 marzo 1674, e morì nel 1688. Uno dei figli di Michele e di Cornelia Ramirez, Giacomo Avitabile-Ramirez (sic), tornò con certezza a stabilirsi a Castellammare di Stabia, Città della quale divenne Sindaco nel 1729-1730 (fonte:
mentre, altra linea di discendenza dai medesimi coniugi è presente ed attestata in Gerace almeno sino alla seconda metà del XIX° secolo (l'U.J.D. Can. Don Francesco Malarbì annovera la famiglia Avitabile fra le nobili in Gerace nel suo “Recensentur Familiae Nobilium” contenuto in “Veneranda Locrensis, hoc est Martyris Hieracensis Elogia” pubblicato nel 1727; tale famiglia è inoltre menzionata fra quelle che "vivono nobilmente" nel Catasto onciario di Gerace del 1742; ed infine, Pasquale Scaglione la include fra le famiglie nobili ancora fiorenti nel 1856 in "Storie di Locri e Gerace").
Uno stemma gentilizio degli Avitabile, che io sappia, è assente in Gerace, pur essendone, tuttavia, noto il blasone: “d'azzurro al pino al naturale sostenuto da due leoni d'oro affrontati e controrampanti al fusto” (da: Armerista calabrese di Umberto Ferrari) ed anche: “due leoni controrampanti d’oro ad un albero di pino al naturale sradicato su azzurro” (da: Vittorio Spreti Vol. IX° Suppl. 1° pag. 248), ciò sembrerebbe corrispondere a quel che si vede nel 2° quarto dello stemma Mesiti, sebbene, per suffragare tale ipotesi occorrerebbe una conferma genealogica che dimostri l’esistenza di un matrimonio fra esponenti di queste due famiglie nelle generazioni precedenti quella del titolare dello stemma Mesiti effigiato sulla lapide.
Perché Von Lobstein non fa menzione degli Avitabile nei Bollari? Proprio non lo so, ma per quello che riguarda invece "Settecento calabrese", un'idea me la sono fatta, ritengo che Von Lobstein si rifacesse all’elenco di famiglie geracesi menzionate da Mario Pellicano Castagna in “Araldica moderna nella Locride” del 1964, ripreso in seguito anche da Salvatore Gemelli nel 1977 su “Rivista Araldica”, elenco nel quale tale famiglia non figura, così come alcune altre famiglie delle quali a Gerace è stato possibile rinvenire ed identificare lo stemma (es. Mercurio, Mitiga, Carlino, Cicala e forse anche altre).
L'elenco (riprodotto da Gemelli) è quello riportato nell'immagine sottostante:
Eccome se è esistita! Ne è documentata la presenza in Gerace a partire dal XVII° e sino al XIX° secolo!
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