Capitolo Quarto
IL BONAMICO E LE ALLUVIONI NELLA SUA
VALLATA
il
corso principale del Bonamico si forma
non lungi da polsi per la fusione delle acque
prove venienti dai torrenti Cranzari e sedia con
quelle che scendono dai
fianchi di monte cannari oltre
che da altri modestissimi apporti
esistenti solo nel periodo delle piogge esso riceve
nel tratto montano da destra il torrente Costantino A. circa la metà
del suo costo a S-O di San Luca
il Bonamico diviene vallivo il suo greto pocco dopo raggiunge la
larghezza massima 1 km perché in tale
punto gli si versano i suoi
principali affluenti che
fanno foce prospiciente
la fiumara Butramo sulla destra
la FS Venere sulla sinistra
e il Vallone Rambotta
Questo corso
d’acqua al pari
di tanti altri della Locride era
navigabile sino alla fine del medioevo
ma oggi si trova in uno stato di avanzata senescenza dovuta
all’ interramento del suo alveo
che portato alla formazione di un
sudisisma negativo di tipo sollevante l’interramento e il
disboscamento dei terreni latitanti sono i fattori collegati in un circolo vizioso che hanno trasformato cosi gravemente il fiume in un rovinoso torrentaccio non solo ma rifacendosi a tutti gli fenomeni di
dissesto idro-geo logico della
LOCRIDE e dell’ Aspromonte hanno anche agito sul clima dive nuto
puù secco e con fenomeni
meteorologi a carattere torrenziale sicchè nella
zona e nell’ ambito di Polsi prevalentemente si registrano le più elevate
massime orarie giornaliere e
mensili dell’ italia meridionale
basti dire che a polsi il
pluviometro ha segnato 2 m di piogge annuali
preso del libro storia tradizioni e leggende a polsi d'aspromonte di salvatore gemelli finito di stapare nel mese di settembre 1992
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