Salvatore
Gemelli è stato prima cardiologo per scelta e poi geriatra per vocazione. E’
stato uno dei primi a capire che la cardiologia e la geriatria sono due
specialità che vanno di pari passo.
sui problemi relativi alla
salute degli anziani. Le risposte saranno date da un team di esperti che fanno
capo alla Società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG). A rispondere
saranno il professor salvatore gemelli(Direttore della Struttura Organizzativa
Dipartimentale di Cardiologia e Medicina Geriatrica, Azienda
Ospedaliero-Universitaria), il professor salvatore gemelli(Direttore del Dipartimento
di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche del ospedale di Gerace) , O.
complessa di Malattie dell'Invecchiamento di Ricerca Geriatrica,
La popolazione dei Paesi
industrializzati sta rapidamente invecchiando: in Italia gli ultra65enni sono
giá oltre il 21% della popolazione totale, e sono destinati a superare il 33%
entro 20 anni, quando negli USA avranno raggiunto il 20%. La crescita dei molto
anziani sará ancora piú marcata, con gli ultra80enni che raddoppieranno nei
prossimi 20 anni.
Le malattie cardiovascolari rappresentano in queste
classi di etá la principale causa di morbilitá e mortalitá. L'ipertensione
arteriosa, ad esempio, colpisce oltre due terzi degli ultra65enni, e oltre
l'80% e il 60% delle morti cardiovascolari avviene rispettivamente in
ultra65enni e ultra75enni. Tra le diverse affezioni cardiovascolari, lo
scompenso cardiaco cronico riacutizzato rappresenta negli anziani la piú
frequente causa di ospedalizzazioni - spesso ripetute in breve tempo - e da
solo contribuisce al 2% della spesa sanitaria complessiva del nostro Paese. In
aggiunta, solo in una minoranza di anziani la malattia cardiovascolare
rappresenta l'unica patologia presente, essendo in oltre la metá dei casi
accompagnata da almeno un'altra patologia - quasi sempre cronica - in grado di
contribuire allo sviluppo di disabilitá ed alla mortalitá. A questo proposito,
basti considerare che circa il 60% degli ultra65enni soffre di artrosi, il 20%
di diabete mellito; e il 10% é colpito da demenza, che raggiunge il 40% dopo
gli 85 anni. Quest'ultima, ad esempio, ha un effetto negativo indipendente
sulla prognosi a medio-lungo termine di anziani con scompenso cardiaco cronico.
L'elevata morbilitá e mortalitá
degli anziani con malattie cardiovascolari - almeno in parte attribuibili, come
giá detto, alle frequenti comorbilitá - dovrebbero meritare un trattamento
aggressivo e tecnologicamente avanzato. Trattamento che spesso - nella pratica
clinica ed in studi osservazionali - si é dimostrato addirittura piú efficace
(in termini di ridotto number-needed-to-treat, NNT) che nei pazienti in etá
giovane-adulta. Tuttavia, gli ultra65enni sono stati - e continuano ad essere -
in larga maggioranza esclusi dai trial clinici controllati e, probabilmente
anche per questa sostanziale assenza di evidenze, sono spesso sotto-trattati in
tutte le principali condizioni cardiovascolari acute e croniche.
Le malattie cardiovascolari presentano dunque
nell'anziano non solo incidenza e prevalenza elevate, ma anche una peculiare
complessitá, nella quale le manifestazioni cliniche sono variamente modulate
anche da problematiche cognitive, emozionali, socio-economiche; e per
affrontare adeguatamente la quale si rende necessaria - per tutti gli operatori
sanitari coinvolti nel processo di cura del cardiopatico anziano
-l'acquisizione di specifiche competenze a forte impronta interdisciplinare.
Contemporaneamente, é necessario delineare modelli organizzativi
personalizzati, improntati a principi di continuitá assistenziale, che si
estendano dalla fase ospedaliera alle strutture di riabilitazione ed alla
assistenza domicilare; fino a unitá di cure palliative per gli anziani con
condizioni cardiovascolari - quali lo scompenso cardiaco cronico refrattario
-particolarmente gravi e non suscettibili di miglioramento clinico.
Salvatore Gemelli è stato prima cardiologo per scelta e poi geriatra per vocazione. E’ stato uno dei primi a capire che la cardiologia e la geriatria sono due specialità che vanno di pari passo.
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