Passa ai contenuti principali

signori


Nel  trigesimo  della morte di SALVATORE ,quindi  più  di un anno  e  mezzo  fa  ricordando la  sua figura  nel locali  dell’ università della  terza  età  della  quale egli  stato fondatore ho detto  tra  l’altro per  un  particolare  riguardo  a questa Università  da lui  fondata  desidero dare  comunicazione  ufficiale   della  prossima  pubblicazione  di  sua opera  che  lascerà un segno  ben  marcato  nella cultura   italiana il titolo di quest’ opera  e Gerhard  Rohlfs  una  vita per  l’Italia  dei dialetti  in essa  il dot  prof  SALVATORE  GEMELLI  espone  è frutto di una  ricerca  ultradecennale la  biografia  di Gerhard  ROHLFS   e i risultati  scientifici ai  quali  lo studioso  approda il giudizio  che conta  sarà  quello  dei cattedratici   della materia  ma io ritengo  di parere affermare ogi che per tale opera il nome di salvatore  gemelli  supererà   i confini  dell’ Italia  divenendo  noto divendo  noto in  tutti  quei  paesi europei cui  dialetti sono stati  studiati dal glottologo  tedesco  quest’  opera  anche se con notevole ritardo viene ora  alla luce ed  io  per l’occasione  cosi ho    voluto scrivere a salvatore’  salvatore carissimo  ovcino rivolgiamo   tutti  insieme  la nostra  mente  alla  tua meravigliosa  attività  terrena di  medico  e di  studioso attività divenuta già  memoria  non solo per noi  ma anche  per  quelli  che verranno  alla vita  dopo di noi c’è chi  scrisse  non muore mai  colui  che ha  speso  la sua  vita al  servizio   della  bellezza   creativa  perciò tu salvatore  continuerai a vivere  anche  quando  noi non  saremo  più  possano queste mie parole  essere  di  conforto e di   orgoglio  ai  tuoi   cari  quando  tu  te ne  andasti  l’opera  che  più di oggi altra  ti  stava a cuore  non   aveva rialvuto  ancora l’ultima mano  alla  revisione  abbiamo provveduto  io e il prof  ENZO D’ AGOSTINO  da prima poi  non è mancata  un amichevole   mano  di aiuto  da  che parte  del prof  Mosino  del iannizzi   e signora  nonché  dello stesso  figlio del ROHLFS   Eckart  ma tu sai  meglio  di  chiunque  altro   che se non co fosse  stato lui il   carissimo prof ENZO   D’AGOSTINO   il tuo la voro  non avrebbe assunto in ogni  sua parte   fotografie   comprese  l’ordine e la chiarezza  che ora lo contraddistinguono  pertanto  la presentazione  del tuo libro   capolavoro gli spetta  di diritto  signori ho  onore  di presentarvi il prof ENZO D’AGOSTINO 

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che