Passa ai contenuti principali

1989

 il  Giugno Locresi  finisce Ma quanti pegasi d'oro  quanti
premi sotto il  cielo della  Playa

 Renato Cruciti Ninno  Calarco  Luigi  Maria  Lombardi Satriani  Guido  Candida Padre Russo , SLVATORE GEMELLI Pasquale   Pannetta  Nuccio   FAVA    COSTA ida   de Benetteto  De Francis  Finisce il GIUGNO  lOCRESE MA NASCONO GLI STUDI   filoenici  della LOCRIDE   NELL'  AULA MAGNA  DELLA MARESCA IL  GRUPPO  GRECANICO   DANZA   CON L' orbace e le calendrelle  Danza e canta   le canzoni   della  Bovesia  Yalò tu vai
 in una mirabile  prospettiva scenografica  l'aula   ricorda la zona  sacra  del tempo di Marasà e il rappresentante dell' Ambrasciata   Greca di  Napoli  costantino NIkas  con Carmine Bruno   Giuseppe  Falcone   Nicola   jeropoli  e  Giuseppe lombardo    inaugurano gli   studi  Filoellenici per soci  della terza Età e del tempo   libero   il mare szzuro il cielo  sereno e le pietre onuste   fermano l' incanto  pare di sentirla  l'estate   che incombe di là del mare come  dicono   Ovido e D' Annunzio  Stabat  nuda Aestas   Distesa  cadde tra  le sabbie e l' acquua   il ponente schiumò ne suoi capegli  Immensa apparve  immensa nudità






http://www.salvatoregemelli.com


Commenti

  1. il Giugno Locresi finisce Ma quanti pegasi d'oro quanti
    premi sotto il cielo della Playa

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che