Nel 1964 Giuseppe Tllarida pubblico in Gerace città millenaria una buona lista comprendente anche edifici ecclesiastici e parti di edifici privati A cominciare dal 1966 Emilio Barillaro ha presentato elenchi di opere geracesi interessandosi ad essere sotto varie angolature
Nell' aprile del 1967 il Sindaco di Gerace Giuseppe B. Fimognari con la collaborazione di Don Peppino Barbaro uno dei parroci del luogo che tanto ha fatto per la tutela di opere e preziosi della sua città approntò un catalogo è da rilevare che in esso si prendevanno per la prima volta in considerazione le pergamene e i codici del sec XV prossedutti dalla Cattedrale
Nel 1972 SGemelli pubblicava una ricerca bibliografica sull' argomento unitamente ad elenchi di dieci monumentali 34 dipinti 11 statue e dati sui preziosi vari posseduti della Cattedrale dalla chiesa di S. Anna e da quella di S. Martino in base a fortunate ricerche effettuate dal medesimo tali elenchi sono stati oggi arriccheiti non dunque coll' intento di completare le precedenti liste ma di evidenziare novità degne di rilievo i parametri e gli arredi sacri co stituiscono l'unico gruppo di prodotti artistici non ancora sottoposto a soqquadro anche se chiaramente è stato aassottigliato lungo i secoli la loro elencazione non può avere una idonea sede in una guida tanto più che le ricerche recenti effettuate da Anna Cavallaro per conto del Ministero per i beni culturali nel 72-73 hanno fornito le singole chiese di inventari dignitosi anche se non sempre precisi e completi
Per collocare nel tempo le opere e per elucidarne il contenuto storico fonte ineguagliabile resteranno le Vitae Episcoporum bieracensium di Ottaviamo Pasqua e la continuazione che ad essere face seguire va dalla metà del STTECENTO AL 1934 sopperisce la cronistoria di A Oppedisano Oggi la bibliografia è notevolmente arricchita per l'apporto di vari autori Gemelli Oliva e D' Agostino
http://www.salvatoregemelli.com
Nell' aprile del 1967 il Sindaco di Gerace Giuseppe B. Fimognari con la collaborazione di Don Peppino Barbaro uno dei parroci del luogo che tanto ha fatto per la tutela di opere e preziosi della sua città approntò un catalogo è da rilevare che in esso si prendevanno per la prima volta in considerazione le pergamene e i codici del sec XV prossedutti dalla Cattedrale
Nel 1972 SGemelli pubblicava una ricerca bibliografica sull' argomento unitamente ad elenchi di dieci monumentali 34 dipinti 11 statue e dati sui preziosi vari posseduti della Cattedrale dalla chiesa di S. Anna e da quella di S. Martino in base a fortunate ricerche effettuate dal medesimo tali elenchi sono stati oggi arriccheiti non dunque coll' intento di completare le precedenti liste ma di evidenziare novità degne di rilievo i parametri e gli arredi sacri co stituiscono l'unico gruppo di prodotti artistici non ancora sottoposto a soqquadro anche se chiaramente è stato aassottigliato lungo i secoli la loro elencazione non può avere una idonea sede in una guida tanto più che le ricerche recenti effettuate da Anna Cavallaro per conto del Ministero per i beni culturali nel 72-73 hanno fornito le singole chiese di inventari dignitosi anche se non sempre precisi e completi
Per collocare nel tempo le opere e per elucidarne il contenuto storico fonte ineguagliabile resteranno le Vitae Episcoporum bieracensium di Ottaviamo Pasqua e la continuazione che ad essere face seguire va dalla metà del STTECENTO AL 1934 sopperisce la cronistoria di A Oppedisano Oggi la bibliografia è notevolmente arricchita per l'apporto di vari autori Gemelli Oliva e D' Agostino
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salvatore gemelli gerace paradiso d' europa guida per un approccio storico artistico ambientale finito di stampa nel mese di dicembre 1993
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