Passa ai contenuti principali

Sommarrio Generalità la temperatura superficiale la salinità le maree pescosità le linee di profondità

Lo jonio  partecipa  ai caratteri   del clima  del comprensorio  in estate  aperto  all' intensissima  luminosità  del versante  e gode  fino a 13 giorni  di calma a luglio  a Vlor  Mx  in  inverno  i giorni  di calma  toccano  il  valore  minimenti  che  avvengono  allorquando  il cielo  su  di esso  si  corruga  per l' arrivo  dei  bassi  acquazzoni  dall' Aspromonte   tra  nuvola e nuvola  però  il sole  trovva  modo  di  dare  una  via alla luce  che  scende  sulle acque  livide  paurose  a disegnare  strane  chiazze  luminose  maglie  di una  rete  di chiari e oscuri  che  ferma  la  fantasia
 La distesa  è trasprarentissima  anche  d'inverno nonostante  l'intorbidamento  causato  dagli  apporti fluviali  la trasparenza  è chiara  in prossimità  della  costa  poco  profonda  ma a circa 15 km a mare  aperto acquista  la tipica  tinta  glauca  dello jonio  La temperatura  supeficale  delle acque  permette  la pratica  dei  bagni  per almeno  7 mesi l'anno  e questo  potrebbe  riscontrarsi anche sulle altre coste  calabre  le cui  acque  sono  le più calde  d' Italia  Inverno 15 Estate 23-25 se  anche  latemperatura  ambiente avesse le   caratteristiche di ottimalità che vigono  su questi lidi  Lo  jonio  registra  temperature  simili  a quelle  del  Tirreno  Ciò si inferisce   dalla seguente  tabella


Località
inverno
Primavera
Estate
Autunno
Punta  stilo ionio
 14 8
16
24
22
Punta pezzo   Tirreno  15 3                    15 8                              24                          21 8


Il valore  medio  della salinità è identico in  tutte la acque  calabresi   è del 2,8% valore  massimo per Italia

Le  maree hanno tre ore di porto  la loro ampiezza alle sigizie è inferiore  sulla  costa  ionica 24 cm  rispetto   a quella tirrenica   40 cm


Il valore  medio  della salinità è identico in  tutte la acque  calabresi   è del 2,8% valore  massimo per Italia

Le  maree hanno tre ore di porto  la loro ampiezza alle sigizie è inferiore  sulla  costa  ionica 24 cm  rispetto   a quella tirrenica   40 cm





La  pescosità  del nostro mare  la reale esistenza di porti nell’ antichità  e la  possibilità  che ne  possano costruire attualmente tutto ciò  è preso in considerazione  parlando  delle attività economiche e delle infrastrutture . le linee  di  profondità  seguono  un andamento pressoché parallelo alla costa  Ciò avviene soprattutto per l’isobata  dei 100 m . la quale  si trova ad una distanza  di 15 km  dalla costa  le isobate  di 50,100 200 e 500  m seguono un andamento  che  può  essere  cosi  schematizzato  lontane fra  loro e dalla costa andamento  che  può essere cosi schematizzato lontane   fra loro e dalla  costa  presso  C Spartivento esse si avvicinano  poi per convergere verso la foce







 






 




Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. salvatore gemelli la locride caratteri fisici e paleografici finito di stampare nel mese di settembre 1992

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che