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2 Novembre

 
 
 
Si leva un grido   nel  mattino ogni giorno da  queste   parti  mentre il sole ascende  solenne sulle  campagne ed è un persistente ricordo  degli anni che  studiavo  a Messina e abitavo di rimpetto al campo  dei militari salutano i  giovani la bandiera  che  sale lenta e decisa contro il  sole FRESCO Mattino  vibrazioni di anime  tese nel  futuro frusciare  di erbe  carezzate  dal vento fecondatore della primavera  tenerezze dolcissime serenità  distesa come  il campo di messi come il viso di mamma e il suo  bimbo come  la gioia  il candore in faccia a  Fabello il mio  bimbo .
 
Queste  le immagini queste le sensazioni ma non  solo queste  Dopo avermi risposto  che in fondo  le  sue condizioni  di salute non erano cambiate molto  Femia  Teresa portò  la  sinistra sul petto apri  la bocca dolcemente girò la  donna cambiò aspetto  le rughe si distendevano le labbra ac quistavano una dolcissima espressione di riso di gioia  Ella si schiariva attingendo chissà  a quale  fonte interiore Non erano questi  dei fenomeni  passivi  le labbra  ed il gesto traducevano attività vitali  erano manifestazione di  un modo di sentire Poi restò fissa  nel gesto nel sorriso illuminata per sempre  dalla  gioia.
 
Non conosceremo i contenuti del pensiero le forme  dell' apparizione che l'invasero in quell' attimo Probabilmente  si sarà compiuto  un atto di amore  Come  si fa  ad indovinare Forse come nei  riti quotidani  della sua vità come a sera i suoi occhi  si saranno rivolti alla Vergine Maria a  raccomandarle  l'ultimo passo e queste per mano  come  una  bambina   e portarsela al seguito nelle  sfere dei cieli . Se non questa quale sensazione dolcissima avrà potutto distendere le sembianze di Teresa Femia in una testimonianza di gioia piena e definitiva Ho esaminato mille visi volgenti alla fine ne ho studiato il divenire espressivo osservato il distendersi conclusivo adocchiato con rebbia qualungue gesto ogni parola che potesse farmi luce sui decisivi attimi della notte del passaggio daquesta alle altre forme di vita che di certo hanno inizio allorchè si abbandona inerte la carcassa del corpo. Ogni morte ha un suo marchio ed un agonia diversissima HO VISTO POCHE MORTI di partriarchi concludere naturalmente il loro corso le morti da me studiate sono quelle dei malati le quali giungono un po attese e un po inaspettate spessissimo senza agonia bruscamente concluse da un divenire gravissimo i cui estemi obiettivi sono tuttavia mal documentabili
 

Commenti

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  2. salvatore gemelli cosi muoiono i vecchi stampato nel settembre 1977 con tipi della frama sud S P..A CHIARAVALLE CENTRALE CANTANZARO PER CONTO DELL' EDIZIONI EFFE EMME

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