Sono ormai prossimi i festeggiamenti per il 2 giugno l' importante ricorrenza della proclamazione della Repubblica italiana Un evento questo 68 anniversario della Repubblica che la città di Asti comincerà a festeggiare dalla mattinata di lunedi in piazza San Secondo Secondo il programma la cerimonia dell' alzabandiera comincerà alle 10.30 e vedrà la presenza delle autorità cittadine dei picchetti delle Forze armate e di polizia nonchè delle associazioni d'arma combattentistiche di Protezione Civile e della Croce Rossa italiana Una mattinata che sarà contornata e impreziosita dal lancio tricolore ma anche dalla presenza della banda G. Cotti e della Fanfara dei barsaglieri Una mattina quella del 2 giugno che proseguirà con le importanti consegnare da parte del prefetto di Asti Pierluigi Faloni dei diplomi di onorificenza dell' Ordine al Merito della Repubblica Italiana Riconoscimenti significativi assegnati dalla Presidenza della Repubblica nei riguardi di quei cittadini della Provincia astigiana che si sono particolarmente distinti in diversi settori nel campo economico sociale della cultura e in ambito artistico Nella stessa occasione verranno assegnati altri riconoscimenti si tratta delle Medaglie d' Onore anche in questo caso concesse dal Capo dello stato a due cittadini che sono stati deportati e internati nei campi nazisti destinati al lavoro coatto La giornata di festa vedrà alle 17.30 la cerimonia dell' ammaina bandiera e si concluderà con il concerto della banda G. Cotti diretta dal maestro Sandro Satanassi in serata alle ore 18 Un 68 anniversario che la città di Asti si sta già preoarando a festeggiare con il pensiero volto all' imminente 62 Raduno nazionale dei bersaglieri altro anniversario che vedrà la città protagonista Città che sarà invasa da fanti piumati provenienti da tutta Italia dal 6 all' 8 giugno prossimi
A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2. A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3. A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4. A CASA ‘I FORGIARU, SPITU ‘I LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5. ‘ A CCHIU BRUTTA È ‘A CUDA ‘U SI SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva
2 giugno festa della repubblica
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