una volta scoparse quasi interamente lr rovine dell' antica citta sia per l' opera dei terremoti e delle alluvioni che per le spoliazioni operate dell' uomo la classe colta geracese si convinse che la città era non solo una diretta continuazione di locri ma che quest' ultima sorgeva proprio nel medesimo sito di gerace unn osservatore attento quale il bolognese leondro alberti nel 1525 non faticò molto invece ad identificare le pur scarne vestigia locresi presso la torre di palepoli 17 ma la sua osservazione non ebbe seguito infatti nel 1571 gabriele barrio pur avendo abitato a lungo a gerace 18e conoscendo bene dunque la zona identificò nella sua opera l'antica con la nuova città senza interporre alcun iato fra le due e scrisse prentoriamente Hieracium civitas locrus olimdica 19 opinione alquanto diversa ebbe il suo contemporaneo ottaviano pasqua vescovo di gerace il quale nel 1590 completò le monumentali
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presso del libro di salvatore gemelli intitolato gerace paradiso d'Europa guida per un approccio storico storico artistico ambientale finito di stampa nel mese di dicembre 1993
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