Passa ai contenuti principali

particolare della chiesa della nuziatela parte visibile dell' abside il resto è inglobato in strutture adicenti









ma oggi scomparse assorbite  nel' atuale  Albergo  la rupe  sulla rovine  questo  sorge  oggi la chiesa è ipetrale  lungo  la parete laterale  sx all' esterno presso l'abside  è una  vecchia  struttura  dell' antico  monastero e su di essa nel 1931 fu collocata  un epigrafe  celebrante la memoria  dell' on  gaetano  scaglione  deputato al parlamento  del regno  il motivo absidale   icnografico  tipico  presenza di prothesis  e diakoneion è quello  stesso  che  si reperisce  nella  cripta della cattedrele  e  che accomuna questa  chiesetta  sanm giovannello  a diffrenza che in quest' ultimo però le dimensioni  sono maggiori e le finestre  sono disposte sui fianchi su due file alternativamente  in alto e in basso  e interessante rilevare  che  nell' abiside  all' esterno corre una decorazione  a  tegola  curve murate analoga a quella  descritta  da paolo  orsi nella chessetta del  l'ospedale a scalea l' ingresso  e laterale sulla sx  rifatto  nel xvi  con nel  fastigio un arma o un iscrizione usurata dal tempo

































http://www.salvatoregemelli.com


https://www.facebook.com/groups/344630569078366/


Lettori fissi quelli che fanno cinema multimediale


Commenti

  1. presso del libro di salvatore gemelli intitolato gerace paradiso d' europa guida per un approccio storico artistico ambientale finito stampare nel mese di dicembre 1993

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘...

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che...

Conte, canti e filastrocche

A mblà mblà ci-cì co-cò       A mbla mbla ci-cì co-cò Trè cevètte sop’o comò        Trè civette sul comò Ca facèvene l’amòre            Che facevano l’amore Che la fìgghie du dottòre    Con il figlio del dottore U dottòre s’ammalò             Il dottore si ammalò A mblà mblà ci-cì co-cò.      A mbla mbla ci-cì co-cò. ( La presente conta va cadenzata con la sillabazione ).   Sotto il ponte ci son tre bombe Passa il lupo e non le rompe Passa il figlio del nostro re E le rompe tutte e tre. Iùne, du e trè...attòcch’a ttè.   Uno, due e tre...tocca a te. ( Era un’altra conta ). Pomodoro oro oro Oro di bilancia ancia ancia Quanti giorni sei stata in Francia? Dieci! Uno, due, tre, quattro, cinque, Sei sette, otto nove, dieci. ( Faceva parte dell’inizio di un gioco ). Lamba lambe, ...