Ragazza mia,
forse non sai
che la pioggia d’autunno
è caduta
forte e scrosciante.
Io ho volto il mio corpo,
ho alzato la faccia
alle gocce pesanti
ed ho chiuso gli occhi
che mi facevan male.
E l’acqua è colata dai capelli,
scivolando sul viso
accanto al naso,
mi ha bagnato le labbra,
la gola, i vestiti;
ha lavato le illusioni,
disciolto le speranze
e trascinato con se,
in un rivolo
accanto al marciapiede,
la barchetta di carta
di un bimbo felice.
… Poi
è cessata di colpo.
Ma il rivolo
ha continuato a scorrere
affondando la barchetta in un tombino.
forse non sai
che la pioggia d’autunno
è caduta
forte e scrosciante.
Io ho volto il mio corpo,
ho alzato la faccia
alle gocce pesanti
ed ho chiuso gli occhi
che mi facevan male.
E l’acqua è colata dai capelli,
scivolando sul viso
accanto al naso,
mi ha bagnato le labbra,
la gola, i vestiti;
ha lavato le illusioni,
disciolto le speranze
e trascinato con se,
in un rivolo
accanto al marciapiede,
la barchetta di carta
di un bimbo felice.
… Poi
è cessata di colpo.
Ma il rivolo
ha continuato a scorrere
affondando la barchetta in un tombino.
poesia autunno
RispondiElimina