Il 2 giugno si celebra, ogni anno, la festa della Repubblica italiana. Anche se per molti questa giornata ha perso, nel tempo, significato, diventando effettivamente un giorno di vacanza dal lavoro, in realtà per tanta altra gente il 2 giugno continua ad avere un significato importante e profondo. Ma perché è stata scelta questa data?
Il 2 giugno del 1946 in Italia si tenne il referendum istituzionale a suffragio universale che, per la prima volta, insieme ai cittadini di sesso maschile, portò le cittadine italiane alle urne, a decidere quale forma di governo dovesse avere il Paese all’indomani della seconda guerra mondiale e della dittatura fascista. Il 2 giugno 1946 rappresentò, dunque, una data epocale nella storia non solo politica, ma anche culturale economica e sociale, della nostra nazione: per il nostro paese si trattò di un nuovo inizio, di un riscatto morale che permise di mettersi alle spalle le troppe umiliazioni subite in periodo bellico.Quel giorno gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica: con una differenza di circa due milioni di voti prevalse la repubblica, fatto che comportò l’esilio dei monarchi di casaSavoia. Infatti, in seguito al risultato e della XIII disposizione transitoria della nuova Costituzione che vietava l’esercizio dei diritti politici ai membri e ai discendenti di casa Savoia (ai maschi era vietato anche l’ingresso nel paese), Umberto II, allora Re d’Italia, lasciò l’Italia. Tale disposizione venne in seguito abrogata, tanto da consentire ai Savoia di tornare in Italia il 15 marzo 2003, dopo ben cinquantasette anni di esilio. Con la cacciata dei Savoia, ebbe fine un regno duratoottantacinque anni, iniziato con la fondazione del Regno d’Italia avvenuta il 17 marzo del 1861.
2 giugno, Festa della Repubblica Italiana Storia e significato della celebre data
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