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Isole Ionie

Maio di Monopoli (1197-1260), fuggito dalla città pugliese insieme ad alcuni compagni per aver ucciso una persona di rango elevato, trovò rifugio nell'isola di Cefalonia, impadronendosene. Successivamente riuscì a conquistare anche le isole di Zante e Itaca divenendone conte. I discendenti di Maio controllarono Zante, Cefalonia e Itaca fino all'inizio del XIV secolo.
Corfù divenne una dipendenza della Repubblica di Venezia nel 1204, Citera nel 1393, Zante nel 1482, Cefalonia ed Itaca nel 1483, Leucade nel 1502.
Le isole Ionie furono la sola parte della Grecia a sottrarsi al dominio ottomano. Durante quegli anni le classi dirigenti si convertirono al cattolicesimo ed adottarono la lingua veneta[senza fonte], mentre la maggior parte del popolo continuava a parlare greco e ad essere di religione ortodossa.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1797 dopo la caduta della Repubblica di Venezia occupata dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte ed il trattato di Campoformio le isole passarono alla Francia e furono suddivise nei dipartimenti di Corfù, Itaca e del Mar Egeo.
Nel 1799 l'ammiraglio russo Fëdor Fëdorovič Ušakov, alla guida di forze russo-turche, le strappò ai Francesi e nel marzo 1800 lo zar Paolo I le costituì in stato autonomo (Repubblica Settinsulare) sotto sovranità ottomana; la Repubblica Settinsulare fu il primo governo semiautonomo greco dopo molti secoli e adottò come emblema il Leone di San Marco. Nel 1807 la Francia conquistò nuovamente le isole Ionie, ma nel 1809 la Gran Bretagna, sotto la guida di Stuart e di Church, gliele ritolse tutte, tranne Corfù e nel 1815 il Congresso di Vienna avallò la creazione del protettorato britannico degli Stati Uniti delle Isole Ionie. Nel 1848 la popolazione greca delle isole Ionie si ribellò agli inglesi chiedendo l'unione alla Grecia; l'unione avvenne nel 1863 con l'avvento al trono di Giorgio I, un sovrano filoinglese. Durante la seconda guerra mondiale le Ionie vennero occupate dalle truppe italiane e in seguito annesse al territorio metropolitano italiano (ad eccezione di Corfù, legata a statuto speciale all'Albania), per tornare alla Grecia con la fine del conflitto.A seguito della riforma in vigore dal 1º gennaio 2011[1] la periferia delle Isole Ionie è suddivisa in 5 unità periferiche (Corfù, Itaca, Cefalonia, Leucade, Zante) e 7 comuni (Cefalonia, Corfù, Itaca, Leucade, Meganisi, Paxò, Zante).
Delle altre isole greche del mar Ionio, Cervi è sede comunale dell'unità periferica della Laconia nella periferia del Peloponneso, mentre Cerigo e Cerigotto sono confluiti nel nuovo comune di Cerigo, unità periferica delle Isole (in precedenza prefettura del Pireo) nella periferia dell'Attica








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