Passa ai contenuti principali

Costiera amalfitana

Affacciata sul mare Tirreno, la Costiera amalfitana è uno dei 51 siti italiani inseriti dall'UNESCO nella World Heritage List. La Costiera appare come un balcone sospeso tra il mare blu cobalto e le pendici dei monti Lattari, in un rincorrersi di vallate e promontori tra calette, spiagge e terrazze coltivate ad agrumi, viti e ulivi. 
Un ambiente unico, tutelato dall'Unesco in quanto perfetto esempio di paesaggio mediterraneo con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche topografiche e alla sua evoluzione storica.
L'intera area si estende per 11.231 ettari tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno e comprende 16 splendidi Comuni della provincia di Salerno: Amalfi, Atrani, Cava de' Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare. 


Le città e i paesi della Costiera sono uno diverso dall'altro, ognuno con le sue tradizioni e le sue peculiarità che lo rendono unico, tuttavia sono tutti caratterizzati da monumenti architettonici come la torre Saracena di Cetara, la cattedrale romanica di Amalfi e il suo “Chiostro del Paradiso” di chiara influenza orientale, la chiesa di San Salvatore de’ Bireto ad Atrani, dove storicamente veniva celebrata la cerimonia di investitura del Dogi amalfitani, e Ravello con la sua bella cattedrale e la superba Villa Rufolo.
L'incantevole paese di Vietri sul mare è considerato la culla della maiolica, non a caso, la cupola delle splendida chiesa di San Giovanni Battista e la facciata dell’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario sono ricoperte da queste coloratissime ceramiche.
Sulla strada che da Amalfi arriva al "paese dipinto" di Furore, si trova l'incantevole borgo di Conca Dei Marini caratterizzato dalle case a volta bianche di origine seicentesca e dalla grotta dello smeraldo.
Anche i borghi di pescatori di Cetara e Maiori, tra i centri balneari più frequentati per la loro spiaggia di sabbia fine, vantano due chiese - rispettivamente San Pietro e Santa Maria a Mare - dalle cupole rivestite di mattonelle maiolicate.
Lungo la costa, un altro gioiello è il paese di Minori, definito l’Eden della Costiera per il clima ventilato e fresco.
Nella valle del Dragone sorge la graziosissima Atrani, ben lontana dal turismo di massa. In questa cittadina che conserva tutta la sua autenticità marinara, c'è una stupenda piazzetta sul mare.
Tra i luoghi più famosi c'è Amalfi, la cittadina fondata nel IV secolo a.C. che dà il nome alla Costiera.
Antica Repubblica Marinara, Amalfi detenne per lungo tempo il monopolio del commercio nel Mar Tirreno, esportando i prodotti italiani (legno, ferro, armi, vino e frutta) nei mercati orientali e acquistando in cambio spezie, profumi, perle, gioielli, tessuti e tappeti da commerciare in occidente.
La disposizione delle abitazioni è di influenza orientale e ricorda i suk, con gruppi di case ravvicinate e abbarbicate sulle pendici scoscese, collegate da un labirinto di vicoli e scale.
Ad Amalfi nacque e si sviluppò la caratteristica architettura arabo-siciliana,di cui il duomo di Sant’Andrea Apostolo è un perfetto esempio. Ricostruito in forme barocche nel ‘700, con la meravigliosa scalinata e il suo incantevole chiostro, detto Chiostro del Paradiso, il Duomo è tra i monumenti più visitati della costiera.
Attraversata la graziosa Praiano, si giunge a Positano, luogo di villeggiatura fin dall’epoca dell’impero romano, con le sue bianche case degradanti verso il mare, raccolte attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, anch’essa dalla cupola maiolicata.
Tipici i suoi piccoli corsi ricchi botteghe, dove poter acquistare prodotti dell’artigianato locale e le tantissime “scalinate” che dall'alto del paese giungono in basso, alla spiaggia.
Tra le spiagge principali ricordiamo la Spiaggia Grande e quella di Fornillo, entrambe raggiungibili a piedi; La Porta, Arienzo e San Pietro Laurito, tutte accessibili principalmente via mare.
Diversi poi i villaggi montani della Costiera amalfitana: ScalaTramonti, Raito, conosciuto per le caratteristiche "scale", che sono l'unico mezzo con il quale si può girare in paese, e Ravello.
Quest'ultimo, adagiato a 350 metri di quota, è uno degli incanti della costiera per l’eleganza delle sue ville: i giardini e i belvedere di villa Rufolo e villa Cimbrone si aprono su panorami mozzafiato.
Infine alle pendici dei Monti Lattari sorge Sant'Egidio del Monte Albino, famoso per la presenza dell'Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis e per il grazioso
  centro storico. 


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che