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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Poesia di Natale in dialetto calabrese Nu Bambineju

Poesia di Natale in dialetto calabrese Nu Bambineju Natale in Calabria Undi si', cori meu? Ti 'ndi fujisti?  'Nu Bambineju beju ti arrobbau!  Cu' chiji occhiuzzi latri ti guardau,  e 'na friccia azzippari (trafiggerti) ti sentisti! Ma di' la veritati: tu perdisti,  o fu megghiu pe' tia ca ti 'ncappau?  Vi' chi paci e cuntenti ti portau!  Mannaja l'ura chi 'nci dispiacisti! Bambineju, ammansisti (domasti) 'stu leuni:  ma servaggiu si fa prima chi scura:  tristu, è stortu, è duru, è 'nu briccuni. Tu nenti fai, si non 'nci teni cura:  lìgalu forti chistu caparruni (caparbio);  si nnò ti scappa centu voti l'ura.  "Cantata adattata alle mosse della pastorale"  Già sona e canta/ tuttu lu celu:  jeu non su' jelu,/ su' puru ccà. 'Ntra menzanotti/ si fici jornu:  tuttu ccà 'ntornu/ scuru no' nc'è. Chi notti è chista?/ Chi su' 'sti vuci?  Comu 'sta luci/ cumparìu mo'? Su&#

Categoria: Poesie in Dialetto Calabrese

Sapore di salsedine sulle labbra. Volo di gabbiani alla Marina. Olive e pomodori al sole. Rullo di tamburi. Rete di pescatori, zappa di contadini. Citruselle e ibisco dipinto sul cobalto. Il silenzio delle tre, Le campane, Giganti e poeti. Amore e disprezzo, Resa e lotta. Trema al nome tuo il cuore. Briatico, salsedine che si adagia sull’anima e non corrode. http://www.salvatoregemelli.com

il museo storico

​​​Il Museo Storico ha sede nell’Idroscalo di Vigna di Valle, il più antico in Italia, sito sulla sponda sud del lago di Bracciano dove, nel 1904 per volontà del Maggiore del Genio Mario Maurizio Moris, padre riconosciuto dell’aviazione italiana, fu impiantato il primo Cantiere Sperimentale Aeronautico. Qui volò nel 1908 il primo dirigibile militare italiano, l’N.1, opera degli ingegneri Gaetano Arturo Crocco e Ottavio Ricaldoni. Divenuto successivamente, e fino al 1945, Centro Sperimentale per gli idrovolanti e per l’armamento navale, fu anche sede dell’88° Gruppo Caccia Marittima e nel dopoguerra del Comando del Soccorso Aereo con l’84° Gruppo Idrovolanti. Fanno da cornice al Museo, voluto e realizzato dalla Forza Armata per dare degna collocazione al patrimonio aeronautico italiano, le costruzioni e le strutture dell’Idroscalo, oggi unico sito di questo genere in Italia a mantenere intatte le caratteristiche architettoniche tipiche di un insediamento aeronautico sviluppatosi in

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presentazione

http://www.salvatoregemelli.com 19/11/2016 9 ottobre un grande pianto  e un sogno  . un pianto  non fatto  di lacrime  non materiato  di grida  nenie  funebri  non popolato  dei prefiche ma ricco di silenzi  un sogno come rincivilimento perenne di un ricordo  che non  riesco e non voglio cancellare   i  pasqualone   stavano si due lati della finestra vestiti  di nero e si stagliavano contro  luce con i segni di una vecchiaia  da poco iniziaata  mi accostai  a  loro  lei stringeva nelle mani sul grembo   il rosario  e snocciolava  lente avemarie   con labbra amare  il capo  chino sul  pettp gli occhi chiusi   il volto  solcato  dalle rughe ma non teso e i capelli   dell' addolorata lui stava cheto accanto non  pregava  avevva i bafetti  malcurati di sempre il  baretto  sul capo  indossava  una lunga  giacca  sformata  e stringeva le mani vuote fra le ginocchia  carezzai i loro volti senza dir  parole  passai   lamono  adagio  sulla  loro fronte quasi per  tergerne  un po

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tutti calabresi perchè animo sempre di più la loro terra in ricordo di salvatore gemelli medico scrittore

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tutti calabresi perchè animo sempre di più la loro terra in ricordo di salvatore gemelli medico scrittore

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Cosa c'è in programma? L'Archeoclub di Locri in collaborazione con il Comune di Gerace ricorda SALVATORE GEMELLI Medico-Scrittore. Sabato 19 novembre alle ore 16.30 presso la Chiesa di San Francesco D'Assisi

Cosa c'è in programma? L'Archeoclub di Locri in collaborazione con il Comune di Gerace ricorda SALVATORE GEMELLI Medico-Scrittore. Sabato 19 novembre alle ore 16.30 presso la Chiesa di San Francesco D'Assisi http://www.salvatoregemelli.com https://www.facebook.com/Archeoclub-Locri-1129849590372253/?ref=page_internal https://plus.google.com/110529863175531962766/posts/FAHKddzPsw8
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archeclub di locri in ricordo

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fotografie sna martino

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paraffrasi

San Martino La nebbia a gl'irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor de i vini l'anime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando sull'uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar. L'atmosfera piena di brio del borgo č dovuta al giorno di San Martino(cioč l'11 novembre) in un paesetto della Maremma (Bolgheri o Castagneto), poiche' per le vie si diffonde quell'odore aspro di vino e di carne che viene cotta sullo spiedo, ma i pensieri dell'uomo sfuggono a quest'allegria e volano lontani proprio come gli uccelli. Questo giorno risulta di una certa importanza per gli agricoltori perchč segna la fine del lavoro nei campi e l'inizio del travaso del vino dai tini nelle botti. All'allegria del borgo si contrappone quella tristezza del

parco archelogici

Premessa L'esigenza di definire caratteristiche, obiettivi e procedure per la creazione e la gestione dei parchi archeologici era avvertita da tempo. Diversamente da quanto è avvenuto per i musei, che sono stati oggetto di numerosi studi e analisi dal punto di vista tecnico-scientifico ed economico-organizzativo e di un atto di indirizzo ministeriale(3), la materia delle aree e dei parchi archeologici non è stata finora adeguatamente esaminata e valutata. Eppure si tratta di una materia che necessita di indirizzi e punti di riferimento certi e condivisi, in considerazione dell'ampiezza del territorio interessato, del possibile conflitto con lo sviluppo urbanistico e del sovrapporsi di competenze fra Stato e Regioni e fra Enti pubblici e soggetti privati, titolari a vario titolo delle proprietà e delle responsabilità di programmazione e gestione dei siti. La situazione italiana in questo settore, ridefinita sul piano giuridico e istituzionale dalla riforma del Titolo V della Cos

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museo

Il museo è noto in tutto il mondo per custodire da più di trent’anni i famosi Bronzi di Riace, ma anche una tra le più straordinarie collezioni di antichità della Magnagrecia. A distanza di quattro anni dall’inizio dei lavori, riapre il  Museo Archeologico di Reggio Calabria : interventi che hanno permesso di ampliare e rinnovare radicalmente il vecchio edificio, progettato negli anni trenta da Marcello Piacentini. Grazie al progetto dello studio  ABDR  di Paolo Desideri, “ di indiscutibile qualità anche sotto il profilo dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale, il vecchio museo è oggi radicalmente cambiato ”, commenta il Direttore Regionale Francesco  Prosperetti. “ A cominciare dal nuovo spazio realizzato in copertura e destinato ad accogliere presto la caffetteria e il ristorante, da cui si godrà uno spettacolare panorama dello Stretto ”. Una nuova grande hall di ingresso accoglie i visitatori: una vetrata,  sorretta da una complessa struttura di tiranti di

origine

ORIGINE I morti si celebrano già nel medioevo. La giornata prescelta era la domenica che precede di due settimane l'inizio della quaresima, quindi fra gennaio e febbraio. Il rito attuale viene, secondo la chiesa latina dalla scelta di un  abate benedettino di Cluny . Nel 998 fece suonare le campane funebri dopo i vespri del 1 novembre e il giorno successivo offrì l’eucarestia "pro requie omnium defunctorum". Questa celebrazione nel XIV secolo è diventata di tutta la Chiesa Cattolica. http://www.salvatoregemelli.com https://www.linkedin.com/profile/view?id=AAMAACAlG7IBWs51kTSJXNu6fPWgCNc6JLiM1b0&authType=name&authToken=-KTc&trk=hp-feed-member-name https://plus.google.com/110529863175531962766/posts/FAHKddzPsw8

2 novembre

L a commemorazione dei fedeli defunti al 2 novembre ebbe origine net sec. X nel monastero benedettino di Cluny. Papa Benedetto XV, al tempo della prima guerra mondiale, giunse a concedere a ogni sacerdote la facoltà di celebrare  « tre messe »  in questo giorno. «La liturgia cristiana dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale di Cristo Signore. Nelle esequie la Chiesa prega che i suoi figli, incorporati per il battesimo a Cristo morto e risorto, passino con lui dalla morte alta vita e, debitamente purificati nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel cielo, mentre il corpo aspetta la beata speranza della venuta di Cristo e la risurrezione dei morti » .   Nella nostra vita noi pensiamo di non avere mai abbastanza: viviamo protesi verso un continuo  « domani » , dal quale ci attendiamo sempre  « di più » : più amore, più felicità, più benessere. Viviamo sospinti dalla speranza. Ma in fondo a tutto il nostro stordirci di vita e di speranza si annida, sempre in a