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19/11/2016

9 ottobre

un grande pianto  e un sogno  .

un pianto  non fatto  di lacrime  non materiato  di grida  nenie  funebri  non popolato  dei prefiche ma ricco di silenzi  un sogno come rincivilimento perenne di un ricordo  che non  riesco e non voglio cancellare   i  pasqualone   stavano si due lati della finestra vestiti  di nero e si stagliavano contro  luce con i segni di una vecchiaia  da poco iniziaata  mi accostai  a  loro  lei stringeva nelle mani sul grembo   il rosario  e snocciolava  lente avemarie   con labbra amare  il capo  chino sul  pettp gli occhi chiusi   il volto  solcato  dalle rughe ma non teso e i capelli   dell' addolorata lui stava cheto accanto non  pregava  avevva i bafetti  malcurati di sempre il  baretto  sul capo  indossava  una lunga  giacca  sformata  e stringeva le mani vuote fra le ginocchia  carezzai i loro volti senza dir  parole  passai   lamono  adagio  sulla  loro fronte quasi per  tergerne  un po  di sconforto come faccio  coi   i miei   bambini  quando  giocano affannosamente  e disordino  loro le chiome  per asciugarne il sudore i vecchi non  si scossero  solo dandoni da  intendere  di essere a parte  dei ,iei  sentimenti poi  alzo  un  po gli occhi  verso i miei  dcorsi  tutto il dolore  che venti anni pensieri per  il ricordino del trigesimo  di mario

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