Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2017

SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE

Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli.  Nel giorno della dedicazione della basilica intitolata a San Michele anticamente edificata a Roma al sesto miglio della via Salaria, si celebrano insieme i tre arcangeli, di cui la Sacra Scrittura rivela le particolari missioni: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente. Michele, nome ebraico che vuol dire “chi è come Dio?”, viene ricordato nel libro dell’Apocalisse per il combattimento contro il drago. La liturgia dei defunti lo vuole accompagnatore delle anime.Gabriele, “forza di Dio” ha il compito di portare gli annunci di Dio. Raffaele, “Dio ha curato”, compare nel libro di Tobia come accompagnatore nel viaggio del giovane Tobia e come portatore di salvezza al vecchio padre cieco. http://www.salvatoregemelli.com

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI POLSI

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI POLSI Ai piedi di Montalto, massima cima del massiccio spromontano, in una profonda e solitaria vallata dalle alte e scoscese pareti, sorge il Santuario dedicato alla Madonna della Montagna di Polsi. Il santuario è uno dei più noti centri mariani del meridione.  È raggiungibile da San Luca percorrendo una strada sterrata lunga circa 13 km e si trova in una suggestiva conca ai piedi del Montalto, una delle cime più alte dell'Aspromonte. Originariamente, forse fu romitorio di uno o più monaci bizantini spinti verso i confini dell’impero dalla furia iconoclasta degli imperatori isaurici; o di qualcuno di quei monaci fuggiti dalla vicina Sicilia, sotto l’incalzare delle orde agarene durante la conquista araba dell’isola nel IX° secolo, ritiratosi in preghiera in quei luoghi solitari ed inaccessibili. Poi il sito fu abbandonato; forse a causa dell’estremo disagio e del rigore invernale. La leggenda vuole che nel secolo XI, nel posto dove ora sorge la

momenti

puri diamanti sferule d'oro sulle miei vesti primo  mattino primo mattino non e rama non e terra su  cui  posi  stamane ed cui il mio corpo e diritto murato sopra il colle  dentro  vesti di bronzo attendo la città lo stretto la calabria ridono il  bel  sole ritorma http://www.salvatoregemelli.com

prof gerhard rohlfs

http://www.salvatoregemelli.com

cosi muoiono i vecchi

http://www.salvatoregemelli.com

STORIA: IL TEATRO GRECO approfondimenti degli alunni di 1°G

Si pensa che il teatro greco abbia avuto origine dalle feste religiose in onore del dio Dioniso. Durante queste feste, che si svolgevano in primavera, gli abitanti di Atene formavano delle processioni, durante le quali eseguivano canti, che terminavano con un sacrificio davanti ad un altare della divinità. La tradizione attribuisce le prime forme di teatro a Tespi verso la metà del VI secolo a.C., giunto ad Atene su un carro su cui trasportava degli attrezzi di scena, arredi, costumi e maschere. Egli ebbe grande successo in tutta la Grecia tanto che fu necessario farlo partecipare alle feste dionisiache. Lo spettacolo teatrale veniva ritenuto un complemento essenziale nell’educazione dei cittadini. La partecipazione alla festa teatrale, infatti, era richiesta come per altre grandi occasioni della vita sociale della città, e veniva retribuita con dei compensi per il tempo lavorativo perduto. La polis era organizzatrice degli spettacoli e al tempo stesso loro destinataria; ogget

Reggio Calabria

Dopo il Museo Archeologico di Berlino, quello di Reggio Calabria, è il museo più grande al mondo per numero di reperti relativi al periodo della Magna Grecia. La sua istituzione fu promossa da Paolo Orsi e rappresenta uno dei musei più prestigiosi d'Italia per la quantità delle testimonianze della Magna Grecia presenti. Inaugurato nel 1959, su progetto di uno dei massimi architetti italiani, Marcello Piacentini, oggi rappresenta il punto di partenza per la scoperta archeologica della Calabria. L'edificio attuale in cui è ospitato il museo fu costruito nel 1932 e progettato dall'architetto Marcello Piacentini secondo i moderni criteri museali. Sezione che ospita i celeberrimi Bronzi di Riace ed è suddivisa per temi e aree geografiche. Il museo ha subito di recente una totale riorganizzazione degli allestimenti e un rinnovo che lo ha reso più funzionale ed efficiente. KOUROS DI RHEGION . Nell'atrio di ingresso all'area espositiva è stato posizionato sopra un pi

gli scavi

GLI SCAVI   Famosi a livello planetario, gli scavi di Pompei e di    Ercolano sono gli unici siti archeologici al mondo,   in grado di restituire al visitatore un centro abitato romano, la cui vita è rimasta ferma ad una lontana mattina del 79 d.C., epoca dalla quale il Vesuvio decise di cancellarlo dall'orbe terraqueo.   La città deve il suo eccezionale stato di conservazione alle modalità con cui è stata sepolta. Tonnellate di ceneri, pomici e lapilli l'hanno coperta sotto uno strato di oltre 6 metri preservandola, nel contempo, dalla maggior parte delle offese del tempo. Gli stessi materiali piroclastici, cementandosi attorno ai corpi investiti, ne hanno conservato l'impronta, consentendo agli archeologi di restituirceli negli atteggiamenti assunti a seguito di brevi ma atroci agonie. Il centro romano che si visita oggi è in realtà "figlio" di un altro, più antico, fondato all'inizio del VI secolo a.C. dagli Osci, genti italiche cui si sovrapposero suc

archeoclub d' italia

http://www.salvatoregemelli.com

Medico - Storico

Salvatore Gemelli durante una manifestazione davanti le absidi della Cattedrale. Nella stessa piazza è stato creato il museo civico che prende il suo nome. L a foto è tratta  http://www.salvatoregemelli.com

archeoclub d' italia

http://www.salvatoregemelli.com

GERHARD ROHLFS nella biografia di SALVATORE GEMELLI (opera postuma del 1990). Nella foto: il prof. Gerhard Rohlfs nella Biblioteca Comunale di Polistena insieme a Giovanni Russo, Ettore Alvaro, Gaetano Maruca, Enzo Arena e Mimmo Fossari.

GERHARD ROHLFS nella biografia di SALVATORE GEMELLI  (opera postuma del 1990). Nella foto: il prof. Gerhard Rohlfs nella Biblioteca Comunale di Polistena insieme a Giovanni Russo, Ettore Alvaro, Gaetano Maruca, Enzo Arena e Mimmo Fossari. http://www.salvatoregemelli.com

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza,

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo insieme le vie che portano all'essenza.. " Giusta commistione tra dottrina filosofica, cultura religiosa universale ma di nicchia e sano interesse per le cose belle! Questa è l'opera di Franco Battiato! http://www.salvatoregemelli.com

gerace paradiso europa

Voglio ringraziare gli amici Lina Vollero e Giuseppe Vincenzo Zangara per avermi fatto dono della prima edizione di un testo per me prezioso! Chi dona non lo ricordi,  chi riceve non lo dimentichi mai! Namaste'! http://www:salvatoregemelli.com

la nostra cultura

La nostra cultura popolare è costellata, in questa galassia provinciale, da autori conosciuti solo da un pubblico "di nicchia", alcuni dei quali sono approdati alla mia attenzione attraverso nuovi circuiti amicali, propensi verso orizzonti dotati di significato spesso anche estetico dei testi. Sperando che sia, la mia azione, come quella di tanti altri amici, foriera di una nuova stagione di interessi che offrano lustro alla nostra calabresita'! Di seguito una poesia del poe ta Salvatore Filocamo, stupenda opera! Quandu nescisti tu. Quandu nesciti tu bellizza mia, L'angiuli a megghiu musica sonaru, Sant'Anna sup'o sinu ti tenia E lì Santi, cantandu, ti mpasciaru. A mezzanotti U suli risprendia, I stilli eran'i milli e cchju culuri, L'arburi, i spini, i Petri ammenz'a via Eranu chilla notti, rosi e hjuri. Fari cchju bella Diu non ti potia, L'angeli sulamenti t'appattaru; Puru i fati ndavenu gelusia Ma restaru ncantati e ti ndotar

ERA FRESCO FRESCO DI STAMPA (1983) QUANDO L'AMICO, LO STUDIOSO DELLE COSE CALABRESI, NONCHE' PRIMARIO GERIATRA DI SPESSORE INTERNAZIONALE, DR. SALVATORE GEMELLI, CI FACEVA PERVENIRE COME PLICO DI STAMPE.

ERA FRESCO FRESCO DI STAMPA (1983) QUANDO L'AMICO, LO STUDIOSO DELLE COSE CALABRESI, NONCHE' PRIMARIO GERIATRA DI SPESSORE INTERNAZIONALE, DR. SALVATORE GEMELLI, CI FACEVA PERVENIRE COME PLICO DI STAMPE. http://www.salvatoregemelli.com

foto da me scattata con una macchinetta usa getta a Reggio calabria in occasione della venuta di G. Rohlfs per i volumi dedicati dalla deputazione di storia patria per la calabria al suo fianco puntualmente c'era l'indimenticabile amico di tutti noi salvatore Gemelli tra i commensali padre francesco Russo pietro borzomati franco mossino e tanti e altri deputati e scoci

foto da me scattata con una macchinetta usa getta  a Reggio  calabria   in occasione  della venuta di G. Rohlfs  per i  volumi dedicati  dalla   deputazione di storia patria per  la  calabria  al suo  fianco puntualmente c'era  l'indimenticabile  amico  di tutti noi salvatore   Gemelli tra i  commensali padre francesco Russo  pietro borzomati franco mossino e  tanti  e altri  deputati e  scoci http://www.salvatoregemelli.com

parco archeologico

Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio  agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli. Akragas fu una delle più importanti colonie greche della Sicilia, estesa circa 450 ettari, fondata circa il 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi.    Il sito prescelto fu un altopiano naturalmente protetto a Nord dalla Rupe Atenea e dal Colle di Girgenti e a Sud dalla lunga Collina dei Templi, delimitato ai lati dai fiumi Akragas e Hypsas confluenti a Sud in un unico corso alla cui foce era l’antico porto (emporion).    Fin dall’inizio – sotto la tirannide di Falaride (570-554 a.C.) celebre per la sua

Storia del museo

Storia del museo Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è tra i più antichi e importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio e per il suo contributo offerto al panorama culturale europeo. L’origine e la formazione delle collezioni sono legate alla figura di Carlo III di Borbone, sul trono del Regno di Napoli dal 1734, e alla sua politica culturale: il re promosse l’esplorazione delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del 79 d.C. (iniziata nel 1738 a Ercolano, nel 1748 a Pompei) e curò la realizzazione in città di un Museo Farnesiano, trasferendo dalle residenze di Roma e Parma parte della ricca collezione ereditata dalla madre Elisabetta Farnese. Si deve al figlio Ferdinando IV il progetto di riunire nell’attuale edificio, sorto alla fine del 1500 con la destinazione di cavallerizza e dal 1616 fino al 1777 sede dell’Università, i due nuclei della Collezione Farnese e della raccolta di reperti vesuviani già esposta nel Museo Ercolanese all’interno de

l Tempo Opportuno, affresco di Francesco Salviati (1543-1545), Sala dell'Udienza, Palazzo Vecchio, Firenze

l Tempo Opportuno , affresco di  Francesco Salviati  (1543-1545), Sala dell'Udienza,  Palazzo Vecchio , Firenze IL TEMPIO GRECO STRUTTURA, IMPORTANZA, FUNZIONE Il tempio è un luogo sacro, stabile, ben delimitato e indipendente da qualsiasi altra abitazione. Il tempio greco è costituito da un recinto sacro fatto di pietre o di alberi che delimita lo spazio riservato alla divinità, preservandola dall'uso profano dei credenti; infatti solo i sacerdoti potevano accedere al tempio vero e proprio. Esso costituiva un'importante funzione all'interno della polis greca: infatti intorno ad esso si riunivano i cittadini anche per dibattere e discutere questioni riguardanti la polis. Vicino al mercato si svolgeva il mercato. Il tempio greco nasce come una semplice cella rettangolare (naòs), divisa in due navate da una fila di colonne o in tre navate da due file di colonne (fine VI sec. a. C. Nel VI sec. nascono tre diversi tipi di ordini: ionico, dorico e corinzio. Le c