Le prime testimonianze di civiltà in Calabria risalgono al Paleolitico. In particolare attraverso il graffito “BOS PRIMIGENIUS” di Papasidero, (raffigurante un toro scolpito su una roccia) possiamo far risalire la presenza dei primi insediamenti umani a circa 12.000 anni fa.
Altra testimonianza fondamentale si colloca nell’epoca dei metalli, dove è possibile ritrovare tracce di primi insediamenti nel complesso di Torre Galli in provincia di Vibo Valentia, nonché a Roccella Jonica dove recentemente sono stati riportati alla luce i resti di una necropoli risalente all’età del ferro.
CALABRIA TRA MITO E LEGGENDA
La leggenda vuole che il nome Calabria fosse stato all’inizio Aschenazia, derivante dal nome del primo abitante di questa terra Aschenez, uno dei pronipoti di Noè, arrivato da sud sulle coste reggine. E proprio in onore di quest’uomo che si trova tutt’ora a Reggio Calabria una strada a lui intitolata. In seguito, attraverso il mito greco, giunsero Enotrio e Paulezio dalla siria, i quali avendo trovato in questa regione un terreno ricco e fertile decisero di chiamarla ausonia, in onore dell’Ausoide un’altra fertile zona dell’antica Siria.
Dopo aver regnato per oltre 70 anni Enotrio consegnò il suo regno al figlio Italo, che regno sul popoli degli Italòi, insediati prevalentemente a sud dell’istmo di Catanzaro, comprendendo le attuali province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria. La vita e lo sviluppo di questa popolaizone si estense lungo tutte le coste della regione, lasciando l’entroterra al popolo dei Bruzi.
GRECI E ROMANI
E’ di notevole importanza lo sbarco dei Greci, grazie ai quali parte settentrionale della regione fu conquistata e tolta ai Lucani, dando così vita ad una sorta di cultura meticcia, protagonista di un rigoglioso sviluppo nei secoli che seguirono. Nacquero lungo tutta la costa notevoli ed importanti città come Rhegion, Kroton, Locri, Epize, Phyrii e Sibarys, che sarebbero divenute poi , grandi punti di riferimento per l’intera Magna Grecia.
Fu solo dopo l’avvento dell’impero romano, che la fiorente Magna Grecia comincio il suo declino. Le varie Poleis Magno Greche, furono quindi destinate a perdere sia il loro potere, sia la loro grande prosperità.
IL MEDIOEVO ED I BIZANTINI
Con la caduta dei romani, tutta la Calabria fu distrutta dalle interminabili guerre tra goti e bizantini, e fu solo grazie alla vittoria di quest’ultimi che nella regione tornò a regnare la pace. Pace , che purtroppo durò poco. Molti erano infatti i popoli che si contendettero la ricca penisola. Tra questi vi furono i longobardi, che avendo già conquistato gran parte dell’Italia presero il dominio della Calabria settentrionale. I bizantini dovettero così aggregare parte del loro dominio rimasto con parte del Salento dando vita al Ducato di Calabria.
Col passare degli anni il territorio dei bizantini, nell’Italia fu diviso prima in Thema di Langobardia, con capitale Bari e con la caduta degli arabi in Sicilia, in Thema di Calabria con capitale Reggio Calabria. Nell’Alto Medioevo, molti abitanti furono spostati all’interno del territorio a causa dei continui attacchi da parte dei pirati, dando inizio a grosse fortificazioni su colline e monti dell’intero entroterra calabrese.
LA CONTESA ARABO-BIZANTINA E LA CONQUISTA DEI NORMANNI
A mettere fine alle lunghe lotte tra arabi e bizantini, fu l’arrivo dei normanni. In particolare la famiglia degli Altavilla, che nel 1601, divise la regione tra Roberto il Guiscardo (Duca di Calabria) e Ruggero (Conte di Calabria).
Nel 1908 Papa Urbano II°, proclamò Ruggero “nunzio apostolico” e la famiglia Altavilla divenne la capostipite del Regno di Napoli e di quello delle due Sicilie, dominando il territorio calabrese fino al 1861, anno dell’unità d’Italia.
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