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Storia della Calabria Antica

Maurizio Giangiulio - Le laminette auree nella cultura religiosa della Calabria greca: continuità ed innovazione; Mario Lombardo - Greci e indigeni in Calabria: aspetti e problemi dei rapporti economici e sociali; Angela Pontrandolfo - Etnogenesi dei bretii tra evidenza e tradizione letteraria; Paolo Poccetti - Il quadro linguistico della Calabria fino all'epoca romana; Gian Piero Givigliano - Percorsi e strade; Domenico Musti - Dall'eta' di Dionisio II fino all'occupazione romana (350-200 A.C.); Nicola Franco Parise - Le emissioni monetarie di Magna Grecia: dalla fondazione di Turi all'età di Archidamo; M. Taliercio Mensitieri - Le emissioni monetarie della Calabria dall'età Di Dionigi II a quella di Annibale; Felice Costabile - Dalle poleis ai municipia del Bruzio romano; Maurizio Paoletti - Occupazione romana e storia delle citta'; A. Battista Sangineto - per la ricostruzione del paesaggio agrario delle Calabrie romane; Lucia Faedo - Aspetti della cultura figurativa in età romana; Simonetta Segenni - Economia e società in età romana: La documentazione epigrafica; Franco Fanciullo - Latinità e grecità in Calabria; Gianfranco Fiaccadori - Calabria tardoantica; Maria Cecilia Parra - Con Domenico Venuti e Francesco Bielinski in Calabria: una Chiave di lettura di viaggi e di esplorazioni archeologiche; Roberto Spadea - Ricerca archeologica in Calabria: tra unità e Paolo Orsi; Elena Lattanzi - Tutela e futuro dell'archeologia calabrese; Salvatore Settis - Idea dell'arte greca d'occidente fra otto e novecento: Germania e Italia. 

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proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘...

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che...

Conte, canti e filastrocche

A mblà mblà ci-cì co-cò       A mbla mbla ci-cì co-cò Trè cevètte sop’o comò        Trè civette sul comò Ca facèvene l’amòre            Che facevano l’amore Che la fìgghie du dottòre    Con il figlio del dottore U dottòre s’ammalò             Il dottore si ammalò A mblà mblà ci-cì co-cò.      A mbla mbla ci-cì co-cò. ( La presente conta va cadenzata con la sillabazione ).   Sotto il ponte ci son tre bombe Passa il lupo e non le rompe Passa il figlio del nostro re E le rompe tutte e tre. Iùne, du e trè...attòcch’a ttè.   Uno, due e tre...tocca a te. ( Era un’altra conta ). Pomodoro oro oro Oro di bilancia ancia ancia Quanti giorni sei stata in Francia? Dieci! Uno, due, tre, quattro, cinque, Sei sette, otto nove, dieci. ( Faceva parte dell’inizio di un gioco ). Lamba lambe, ...