Passa ai contenuti principali

gerace

Gerace

L'eleganza di uno dei borghi più belli della Calabria

Sperduto tra le prime alture della Locride, il borgo di Gerace ha un'anima normanna e bizantina. Ed è di una bellezza semplice e "pulita".
La prima cosa che spicca agli occhi quando si arriva a Gerace (uno dei borghi più belli della Calabria) è la sua eleganza. Gerace è una Calabria semplice ed elegante. Una Calabria bella. Di una bellezza che quasi non metteresti in conto a sentir parlare della Locride, nella sterminata provincia di Reggio Calabria.
E quella di Gerace – e di questa Calabria qui – è un’eleganza che nessuno quasi mai racconta. Quasi a volerla tener nascosta. Una Calabria che non fa notizia. Gerace si svela pian piano agli occhi di chi la visita. Ogni giro d’angolo una stilettata di eleganza.


/media/post/ahvgfuh/gerace.jpg


(descrizione)


E di storia. Ed è solo quando si arriva in cima, nella parte più alta del borgo di Gerace, e ci si trova ai piedi del castello, è solo allora che l’eleganza di Gerace un po’ scompare. E torna prepotente l’assillo della Calabria: la condanna a una certa distruzione. Che sia opera del tempo, dei terremoti o degli uomini poco importa: quel che rimane sono sempre rovine.



A differenza del castello, però la Cattedrale di Gerace non ha nulla che possa rimandare alla distruzione. Non che il passato abbia risparmiato la Cattedrale: crolli, alluvioni e terremoti ci sono stati e hanno coinvolto anche queste colonne. Ma poi la chiesa madre di Gerace è stata sempre ricostruita.

Lo stile di Gerace


(descrizione)


Quando a Gerace sono arrivati i Normanni, questi non si sono dati alla distruzione a tutti i costi. Hanno avuto quasi timore di fronte all’eleganza di Gerace, e alle sue forme bizantine. Ed è per questo che la morbidezza di certe cupole è rimasta.
E’ per questo che l’Oriente qui non s’è dovuto nascondere come in altri posti, ma è stato assimilato, digerito, spolverato con leggerezza. Gli si è posto accanto quel po’ di Occidente senza quasi dar nell’occhio. Perché qui a Gerace, la Storia ha sempre agito con stile, quasi con innocenza.

 

Gerace, l’origine del nome

Da dove deriva il nome di “Gerace”? Gerace deriva da una parola greca che significa “sparviero”. Perché secondo la leggenda, fu uno sparviero a indicare il punto esatto in cui costruire il borgo. E doveva essere un posto lontano dagli attacchi via mare dei Saraceni.


http://www.salvatoregemelli.com

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

proverbi calabresi

A CASA ‘E GALANTOMANI, BUSSA CH’ I  PEDI. A casa di signori, bussa coi piedi. Amaro riferimento del povero all'avidità dei potenti, i "galantuomini" appunto, cui bisogna rivolgersi con le mani cariche di doni (e pertanto bussare alla porta con i piedi). 2.        A CASA ‘E ’MPISU NON ‘MPENDIRI  LUMERA. A casa d'impiccato non appendere neanche la lucerna. Non parlar di corda in casa d'impiccato. 3.        A CASA ‘E RICCU NON SI GUARDA FOCULARU. A casa di ricco non si guarda il focolare. Quando vai da chi ha la dispensa e la cantina ben fornite, non temere: si mangerà sempre bene, anche se la cucina ("focularu") è spenta. 4.        A CASA ‘I FORGIARU,  SPITU  ‘I  LIGNU. In casa di fabbro, spiedo di legno. Il colmo dei colmi: il fabbro usa lo spiedo di legno e non quello di ferro. 5.       ‘ A CCHIU BRUTTA È  ‘A  CUDA  ‘U  SI  SCORCIA. La più brutta da scorticare è la coda. La parte conclusiva

Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – Locri (RC) – Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Locri fu costruito nel 1971 su progetto dell’architetto Giovanni de Franciscis, nelle immediate vicinanze della città antica, a 3 km dalla moderna città di Locri. Custodisce i reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi 60 anni, tra cui quelli dell’abitato di Centocamere (il quartiere dei ceramisti), delle necropoli di contrada Lucifero e contrada Parapezza e della varie aree sacre. E’ immerso nel verde di uliveti secolari, di aranceti e di piante di bergamotto.  I visitatori sono accolti dal profumo della zagara e del gelsomino e di mille piante selvatiche della macchia mediterranea nella quale è immerso l’attiguo parco archeologico che, oltre ai resti dell’antica città di Locri Epizefiri, offre anche un museo del periodo romano e i resti di un edificio termale romano            COSA POTRAI VISITARE NEL MUSEO?  La città di Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci alla fine de

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca

Ordine Dorico, Ionico e Corinzio ovvero gli Stili per l'architettura Greca Gli Ordini architettonici usati dagli antichi greci. Gli antichi architetti della Grecia per costruire i loro meravigliosi Edifici come per esempio quelli dedicati al culto, i celebri Templi crearono negli anni dei particolari metodi, degli stili conosciuti col nome di  Ordini architettonici  che attraverso dei precisi calcoli matematici e geometrici presentavano alla fine nella visione dell'architettura una precisa e perfetta armonia nelle forme e negli elementi. Questi Ordini architettonici serviranno nell'architettura Greca soprattutto a rispondere a delle esigenze concettuali, tra cui forse la più importante era l'eliminazione di qualsiasi forma di casualità nella realizzazione di un Edificio. Quindi con il termine di Ordine possiamo intendere l'insieme delle regole o dei canoni (dal greco kanòn, ossia norma, regola) che fissano forme e dimensioni delle varie parti che