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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

L'opedale a Gerace

IL 3 GIUGNO 1970 SEGNA  IL PRINCIPIO DI UN PERIODO  ANCORA PREGNO DI LIEVITI E DI SVILUPPI   PER  GERACE QUEL GIORNO I DEGENTI  DELLA DIVISIONE DI GERIATRIA DEL L'OSPEDALE   DI LOCRI  FURONO TRASFERITI A GERACE NEI  LOCALI DEL monastero  di Anna  la cittadinanza li  accolse come  primo  nucleo dell' Ospedale di GERACE   il 15 ottobre   1979 la divisione di  Geriatria  del ospedale   rientro a Locri l'ospedale  è divenuto una  realtà a Gerace  il 2 agosto 1980  giorno in cui  venne  inaugurata alla presenza di autorità  regionali  e locali una nuova struttura  sanitaria di  completamento a quella  già esistente a Locri divisione  di lungodenza  e convalescenza con Riabilitazione  medica la dotazione  di forma di  intervento  come l'Assistenza domiciliare  il Day hospital  ecc. cfr tabella in Gerace  era esistita una  istituzione   a metà fra l'albergo  e l'ospizio l'ospedale di san Giacomo  ubicato poco   prima della porta del Sole  L'ospedale  di s. Gi
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stava salendo sulle scale dell ospedale

ospedale nella locride in eta moderna

Salvatore Gemelli indimenticabile primario dell' ospedale geriatrico di Gerace e storico fine l'unico che io sappia che si sia occupato delle condizioni del' assistenza sanitaria nella Locride in età moderna e contemporanea ha scritto anche in assenza di precisi documenti noi possiamo affermare che i numerosissimi conventi e monasteri di svariati ordini religiosi esistiti nella Gerace medievale e moderna unitamente alle opere assistenziali dislocate nelle numerose parrocchie della città e diocesi hanno espletato AB immemorabili un opera di assistenza la quale differiva da quella attuale tuttavia per la diversa organizzazione e per la mancanza di locali destinati esclusivamente agli ammalati in passato dunque l'opera di assistenza differiva da quella attuale infatti gli ospedali c'erano ma erano cosa del tutto diversa di quelli dei nostri tempi se ne parla negli atti sinodo celebrato dal vescovo Vincenzo bonardo nel 1593 dove un intero titolo il XXIX è dedicato spes

La città di Gerace per oltre un ventennio (dal 1970 all’ottobre del 1993) è stata sede di Ospedale Geriatrico, per

La città di Gerace per oltre un ventennio (dal 1970 all’ottobre del 1993) è stata sede di Ospedale Geriatrico, per lungodegenza e riabilitazione. Era ospitato in locali di proprietà comunale (Palazzo Sant’Anna, un ex Monastero). I livelli d’assistenza erano altissimi tanto che serviva un bacino d’utenza che comprendeva pazienti provenienti da tutta la Calabria ed anche da altre regioni vicine. La presenza del nosocomio ha fatto sì che Gerace divenisse pure sede di importantissimi convegni medico-scientifici specialistici con la presenza di illustri relatori tra i quali i “padri” della Geriatria italiana. Anche le più importanti riviste scientifiche nazionali ed internazionali pubblicavano gli atti dei convegni geracesi. Con Decreto Regionale, prima dell’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, delle Asl, l’Ospedale di Gerace venne riconosciuto come Ente Ospedaliero Autonomo tanto che per alcuni anni fu governato da un proprio Consiglio d’Amministrazione. ALLA SUA GIOVI

inaugurazione del ospedale di gerace

GARACE PARADISO D'EUROPA GUIDA PER UN APPROCCIO STORICO ARTISTICO ABIENTALE

dinanzi  alla chiesa è un piccolissimo  spiazzo  detto upracusu  l'acciottolato  l'abitato  è di modestissime   strutture  suddiviso   nelle  due sezioni poste  ai  die  lati di via roma la via che attraversa  il piccolo quartiere di Gerace  dietro la prima  serie di case disposte a  schiera  sulla sinistra le umili dimore  sono  suggestivamente mosse dal gioco  prospettico  di  numerosi archi sorreggenti  mignani  di portali a volte suggestivi come quello a tutto sesto ed inconci  rossi di terracotta dalla paete  orientale  l'abitato  nel quale il disfacimento strano misto di desolazione cristallizzazione  fuori del tempo e dello  spazio era  protetto da un altro muro di  cinta da torri e là dove al di sotto è il tornante  del  cannonello da una torretta quadrata  rutta la zona posta  dietro S. martino  e questo tornante va ancora  sotto il nome di arretu  Rgò è il temine greco o greco bizantino  rico  che  ci  informa  sulla remota  presenza  anteriore di una siepe  omolt

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locali del hotel president ute tl

associazione amici degli anziani e degli handicappati locriConcorso l'anziano nella tua comunità

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15 settembre

Ricordi Allorchè  questo Geriatrico era ancora in embrione ed occupava la sede del  municipio nuovo a Locri giunse in ospedale  una vecchia zitella  che  si era buscate non so come  varie lesioni  traumatiche  perdendo  la vita lo la conobbi in sala  mortuaria  dove  mi ero recato  per la necroscopia   di  Allora  prima di  stendere la relazione  per  la  giustizia  improvvisai i segienti versi una zitella nella sala mortuaria  dell' ospedale coperta di bianco e di velo curvata sul fianco sinistro contratta in più sensi  dilunghi la testa sul marmo Quasi un orgia Annaspi da belva ferita  la zanna d'ovorio infossata sul mento di capra semita ed occhi spenti i nostri occhi incapaci a  saltare d'un millino il reale tu  hai Ahimè annaspi ora storpia cieca  per sempre
Oggi la morte viene cancellata e scompare, è oggetto (!) come principale divieto. Cancellata perfino nei riti dell’elaborazione del lutto e il lutto protratto diventa di pertinenza dello psicologo o dello psichiatra. Una volta la morte era quasi sempre annunciata, oggi il malato troppo spesso viene privato del diritto di conoscere la propria morte e di prepararla.   Nella nostra società impregnata di immagini di finta felicità, dove non c’è posto per la tristezza, definita troppo spesso “stato depressivo” anche quando non ne ha le caratteristiche, si mente al malato per evitare ai familiari, alla società, emozioni troppo forti, causati dal dover affrontare la morte, nemico troppo poco conosciuto. Così la morte viene sempre più “ospedalizzata”, evitando che resti in casa. Diventa solo un problema “tecnico” da gestire in un ambiente “tecnico” delegato a personale “tecnico”. Oggi si è sempre più soli davanti alla morte, non esistono persone disposte a condividere l’angoscia di quest

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chiesetta della nuziatella

 Sita alla dx di chi entra nel cortile  dell' albergo   la Rupe nella cui  strutture  perimetrali in gran parte è indecorosamente masherata  . Si tratta di una struttura architettonica   prettamente  basiliana anteriore al sec X,già fatiscente ai primi del 500 e perciò  ricostruita dal vesc  bandinello  il quale  fondo non lungo presso la porta della Sideria un monastero di religione sotto il nome  della santissima annunziata sottoposte    alla Regola di S. chiara  da al  lora  la chiesa di cui si ignora ul ben più antico nome basiliano si disse della  nunziatella  analogamente al S. Giovannello cosi detto per distinguerlo  dalla ben più   grande  chiesa di S.  Giiovanni  battista sorta sulla Sinagoga ebraica fu  chiesa parrochiale  dotata  del beneficio omonimo avente l'onere  di tre  messe  settimanali  e di patronato   del  Principe di Gerace  nel  1588 il monastero  ereditò  i beni testamentari  del geracese   tiberio  Armeno La  chiesetta   era ancora  funzionale  nel

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Anniversario della sua morte 26 anni 17/03/2014

Anniversario della sua morte 26 anni 17/03/2014   Alla sua Improvvisa scomparsa  

momenti

L'ora  calda di Luglio la tua linea  live è lontana cosa  dirti  che non sai E inutile  E  QUESTA MIMOSA il morto  silenzio  vive di  sogni  e parole  azzurre d'argento mi ero  vestito  a  festa apparvero  colombe  ferite  col pienlunio  cosa  non f'avrie  confessato se m'avessi testo le mani

DUE DOCUMENTI SULLA REPUBBLIA DI CAULONIA E SU PASQUALE CAVALLARO A CURA DI GIUSEPPE DE STEFANO E DI SALVATORE GEMELLI CON TAVOLA FUOR TESTO ESTRATTO DA CALABRIA CULTUTA A1 1974 EDIZIONI DI CALABRIA CULTURA

per la nostra città quasi estranei ormai quasi prigionieri di una mano vendicatrice che immacabilmente sarebbe arrivata che stava piombando su di noi il resto è solo una vicenda umana e fa cronaca faccià conoscere la mia REPUBBLICA questo monologo si protrasse per oltre due ore il paziente sotto lo sforzo della concentrazione gesticolava vivamente e si interrompeva grugnendo stranamente con tutta quell' aria che mandava fuori dal torace possente attraverso le narici che vibravano in modo cosi poco decoroso fino all' ultimo dei giorni suoi ripetuti ricoveri il professore cavallaro mi parlò di paure di appostamenti di vendette sul suo viso nel suo corpo allora la malattia appariva come un fatto secondario un epifenomeno di più atroce lotta interiuore cercai i canti di pasquale cavallaro pubblicati nel 1920 la lro lettura completo l'inquadramento della figura di quest' uomo straordinario e conferì un carattere d'ancestralità e una coloritura profetica al suo dol

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ute tl università della terza età e del tempo libero salvatore gemelli Locri- siderno XI anno accademico 1996-1997 calendario delle attivita

vista di fronte fuori della cattedrele

signori

Nel   trigesimo   della morte di SALVATORE ,quindi   più   di un anno   e   mezzo   fa   ricordando la   sua figura   nel locali   dell’ università della   terza   età   della   quale egli   stato fondatore ho detto   tra   l’altro per   un   particolare   riguardo   a questa Università   da lui   fondata   desidero dare   comunicazione   ufficiale    della   prossima   pubblicazione   di   sua opera   che   lascerà un segno   ben   marcato   nella cultura    italiana il titolo di quest’ opera   e Gerhard   Rohlfs   una   vita per   l’Italia   dei dialetti   in essa   il dot   prof   SALVATORE   GEMELLI   espone   è frutto di una   ricerca   ultradecennale la   biografia   di Gerhard   ROHLFS    e i risultati   scientifici ai   quali   lo studioso   approda il giudizio   che conta   sarà   quello   dei cattedratici    della materia   ma io ritengo   di parere affermare ogi che per tale opera il nome di salvatore   gemelli   supererà    i confini   dell’ Italia   divenendo   noto di

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Le strade nell’ antichità

In realtà la viabilità nei secoli addietro ha utilizzato dei percorsi oggi inimmaginabili frane e terremoti si sono alternati nell’ opera della loro distruzione per farsi un idea basta illustrare quelle che erano le comunicazioni da S. Lucia Potamia a Bianco fra loro e con costa Esporrò i dati reperibili nella Platea dell’ Abazia di polsi redatta nell’ 1604 Agli inizi del secolo XVII due vie pubbliche una detta via che va alla fera della Verde e un'altra della Carrara congiungevano sinistra della fiumara La Verde e a circa 6 km dalla costa sagrato dove si celebrava la rinomatissima fiera della Croce a maggio e a settembre Fra bianco e S. Luca ve ne erano altre due La prima partendo da bianco attraversava la foreste di Callistro oggi tagliata toccava i confini meridionali dei beni del monastero di butramo e usciva alla sipala dell’ Agliastruso che cala da potamia la second

fotografie

La viabilità

    Sommario   le   strade   che   attualmente   portano   a Polsi    di   astri   naturali   e le strade   aspormontane   le strade   nell’ antichità Lo studio     della   viabilità   è fondamentale   per   la   comprensione   della storia   di polsi esso   la trattazione   di tre argomenti   le strade   attuali l’azione   dei   disastri   naturali   sulla viabilità le strade nell’ ‘ antichità Le   strade che attualmente portano a polsi Luogo il greto   del bonamico   o lungo   le sue sponde   cammina   questa   strada   molto   antica   si   faceva a dorso di   mulo e poteva   da s. Luca a polsi in circa   tre   ore   è   questa   la via   seguita negli   ultimi     secoli   degli   eremiti   giusta    la tradizione   essa   comunque è funzionale    prevalentemente in estate   la serie   delle   contrade   attraversante   designate con i termini    vernacoli   è la seguente nell’ ispezione   aerea    della zona ho potuto   constatare   che questa è l’ unica   con  

busta e calendario