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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

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santuario della madonna della grotta gerare san giovanni

A conferma della grande rilevanza di questo luogo di culto, il 31 maggio 1960 il Vescovo di Locri - Gerace, Mons. Pacifico M.L. Perantoni, con un suo «Decreto circa i Santuari della Nostra Diocesi» elevò il santuario di San Giovanni di Gerace a santuario maggiore, riconoscendone la grande importanza storica e religiosa. Il tempio, ad una navata sovrastata da una maestosa volta, fu decorato dal valente artista Francesco Gangemi con pregevoli stucchi. Sopra l’altare maggiore, marmoreo, una splendida nicchia costruita alla fine degli anni ‘40 da Raffaele Pata, discepolo del Gangemi, accoglie la statua della Madonna.   Altre edicole allinterno della chiesa fanno da cornice alle statue di Santa Filomena, Santa Maria del Carmelo, San Giuseppe, San Pietro; La prima costruzione è stata avviata nel 1407, in seguito all'apparizione della Vergine a Domenico Totino. Crollata e abbandonata, fu riedificata nel 1649. La piccola cappella rurale venne rasa al suolo dal terremoto del 1783

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI

presentazione  dell'  ipotesi di progetto Anziani                  GLI ANZIANI NON SONO  UN 'ALTRA  COSA  CORPO SEPARATO RISPETTO  ALLA  CITTA  ESSI RAPPRESENTANO UN PATRIMONIO  UMANO   SOCIALE    POLITICO E  COLTURA  LE  CHE  NON DEVE ESSERE DISPERSO  SONO PARTE INTEGRANTE   DELLA CITTA   SONO   PARTE  INTEGRANTE DEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI     LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE  CONSAPEVOLE DI QUESTA VERITA  NON  HA CERTAMENTE  ATTESO L'ANNO INTERNAZIONALE DEL ANZIANO PER ASSUMERE A  FAVORIRE  CONSENTITO  L'INCONTRO  SOCIALE  NICOLA GROSA  SEDE  DI MOLTEPLICI ATTIVITA AUTOGESTIRE  DEGLI STESSI ANZIANI E AD INTERVENTI  DI ASSISTENZA  DOMICILIARE  ED  ECONOMICA  CHE INTERESSANO OGGI COMPLESSIVAMENTE ALTRE 120  PERSONE O  NUCLEI  FAMILIARI   MA ALTRI PROBLEMI SI PONGONO A NICHELINO GLI ANZIANI OLTRE  I 55 ANNI  SONO  SEIMILA E QUELLI OLTRE I 65 ANNI  TREMILA E PROPRIO  QUEST' ULTIMA   FASCIA  è  MAGGIOR PORTATRICE DI TANTI PROBLEMI OGGI IN PARTE  ANCOR

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1989

 il  Giugno Locresi  finisce Ma quanti pegasi d'oro  quanti premi sotto il  cielo della  Playa  Renato Cruciti Ninno  Calarco  Luigi  Maria  Lombardi Satriani  Guido  Candida Padre Russo , SLVATORE GEMELLI Pasquale   Pannetta  Nuccio   FAVA    COSTA ida   de Benetteto  De Francis  Finisce il GIUGNO  lOCRESE MA NASCONO GLI STUDI   filoenici  della LOCRIDE   NELL'  AULA MAGNA  DELLA MARESCA IL  GRUPPO  GRECANICO   DANZA   CON L' orbace e le calendrelle  Danza e canta   le canzoni   della  Bovesia  Yalò tu vai  in una mirabile  prospettiva scenografica  l'aula   ricorda la zona  sacra  del tempo di Marasà e il rappresentante dell' Ambrasciata   Greca di  Napoli  costantino NIkas  con Carmine Bruno   Giuseppe  Falcone   Nicola   jeropoli  e  Giuseppe lombardo    inaugurano gli   studi  Filoellenici per soci  della terza Età e del tempo   libero   il mare szzuro il cielo  sereno e le pietre onuste   fermano l' incanto  pare di sentirla  l'estate   che incombe

la cattedrale di gerace

  La cattedrale di Gerace è la più grande cattedrale della Calabria e la più imponente testimonianza dell'occupazione normanna della regione. La costruzione risale agli anni tra il 1080 ed il 1120 ed è caratterizzata da una pianta basilicale terminata da un transetto eccedente con bracci di altezza ridotta e tre absidi orientali (di cui quella centrale aperta verso la cripta). Il prospetto orientale attuale risulta comunque molto diverso dall'originale. L'unica abside originale è quella sinistra, arretrata rispetto a quella centrale e caratterizzata da archi ciechi poggianti su lesene. Le altre absidi sono infatti dei rifacimenti della fine del XIV secolo. I dettagli decorativi (archetti pensili a sesto a cuto o trilobati) evidenziano la datazione bassa delle absidi. La scansione delle superfici esterne per mezzo di archi ciechi su lesene piatte continua sul transetto e sulla navata. L'interno è a tre navate su colonne antiche di recupero, se si escludono i pesa

sulle ali della vecchiaia

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cultura greca.

  due bronzi sono quasi certamente opere originali dell'arte greca del   V secolo a.C. , e dal momento del ritrovamento hanno stimolato gli studiosi alla ricerca dell'identità dei personaggi e degli autori. Ancora oggi non è stata raggiunta unanimità per quanto riguarda la datazione, la provenienza e tanto meno gli artefici delle due sculture. Tra chi sostiene che si tratti di opere realizzate in tempi diversi qualcuno afferma che la parte superiore della statua A appare alquanto statica, ricordando alcuni modi dello   Stile severo   della prima metà del   V secolo a.C. , mentre la statua B, con la sua esatta e naturale presenza nello spazio, sarebbe dimostrazione di quel superamento di rigidezza nella figura, che la scultura greca incominciò a presentare solo nel corso della seconda parte del   V secolo a.C. ; ciò ha portato a ipotizzare che la statua A potesse essere opera di   Fidia   o della sua cerchia, realizzata intorno al   460 a.C.   e che la statua B fosse da col

hotel president

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La fondazione di Portigliola si ritiene sia avvenuta verso il 915 dell'era volgare, epoca in cui i saraceni, di razza semitica, provenienti dall'Arabia, con inaudita ferocia, saccheggiarono e distrussero la fiorentissima città di Locri Epizephiri, perla della Magna Grecia

  La fondazione di Portigliola si ritiene sia avvenuta verso il 915 dell'era volgare, epoca in cui i saraceni, di razza semitica, provenienti dall'Arabia, con inaudita ferocia, saccheggiarono e distrussero la fiorentissima città di Locri Epizephiri, perla della Magna Grecia.   In un primo tempo, Portigliola, che all'epoca della sua fondazione contava cinque fuochi, cioè cinque famiglie, si conosceva con il nome di Palimpoli, poi con quello di Portaiola e finalmente negli ultimi tempi e precisamente quando, come si asserisce Carlo III fece edificare lungo il litorale ionico, la Torre chiamata Palepoli cioè della città antica e, successivamente "Torre di Gerace o delle Cento Camere", Portigliola prese il nome dell'omonimo suo torrente, che si ritiene era il Butrotus sfociante al vicino porto della città. Portigliola, per la sua incantevole esposizione, per la sua privilegiata posizione amena, per la sua speciale natura del ferace terreno, tutto coron

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Sommarrio Generalità la temperatura superficiale la salinità le maree pescosità le linee di profondità

Lo jonio  partecipa  ai caratteri   del clima  del comprensorio  in estate  aperto  all' intensissima  luminosità  del versante  e gode  fino a 13 giorni  di calma a luglio  a Vlor  Mx  in  inverno  i giorni  di calma  toccano  il  valore  minimenti  che  avvengono  allorquando  il cielo  su  di esso  si  corruga  per l' arrivo  dei  bassi  acquazzoni  dall' Aspromonte   tra  nuvola e nuvola  però  il sole  trovva  modo  di  dare  una  via alla luce  che  scende  sulle acque  livide  paurose  a disegnare  strane  chiazze  luminose  maglie  di una  rete  di chiari e oscuri  che  ferma  la  fantasia  La distesa  è trasprarentissima  anche  d'inverno nonostante  l'intorbidamento  causato  dagli  apporti fluviali  la trasparenza  è chiara  in prossimità  della  costa  poco  profonda  ma a circa 15 km a mare  aperto acquista  la tipica  tinta  glauca  dello jonio  La temperatura  supeficale  delle acque  permette  la pratica  dei  bagni  per almeno  7 mesi l'anno  e

capitolo sesto Gli Abitanti

    Sommario Gli antichi abitanti della Calabria e della Sicilia scali 2. i popoli italici della Calabria meridionale e i coloni greci 3.il mantenimento dei caratteri etnici dopo la scomparsa di Locri 4.i rapporti della Calabria e della Sicilia dal Medioevo in poi Gli antichi abitanti della Calabria e della Sicilia i Scali La mitologia greca ha fatto delle nazioni che si specchiano nel Mediterraneo come una grande casa nella cui varie stanze gli eroi i semidei e gli immortali celesti compiono le loro gesta e come nel passato era stata notata la comunanza di molte tradizioni fra Calabria e Sicilia e se ne parlava per documentarne il distacco geologico oggi invece lo studio di tale comunanza viene approfondito per chiarire lo sviluppo delle due regioni nel quadro generale della storia del Mediterraneo Qualunque ne sia l' etimologia il nome di Calabria è una voce indigena formatasi allorché un solo popolo quello siculo abitava le due regioni o comunque le abito in tempi s

Caratteri generali dell' urbanistica Geracese

    E bene precisare subito  che Gerace  risulta  di tre nuclei  fondamentali  uno    su un vero e proprio altipiano  la città  p.d. e due a mezzacosta  dell' amba il Borgo  Maggiore ed  il Borghetto ).   La città  p.d. è un tipico  insediamento  di altipiano  che adatta  profondamente la sua  morfologia  distributivo  strutturale  al  disegno  corografico  estensione forma   dell'altipiano  principale  delle altre  secondarie  delle depressioni  del  terreno  delle  selle  ecc) ed alle funzioni  acqiuste  da talune  sue  parti  nel  tempo cattedrale  castello  porte  Urbanistiche    spezzeria ospedale  cittadino  ecc) L' asse  principale  regola  la struttura  urbana  correndo  sulla  direzione  Est ovest  prependicolare  ad esso  è un altro asse  prevalente  creato  dai  due  punti  di varco  verso i fondovalle che corrono  paralleli  all' asse  longitudinale  della città  p.d.  No  nostante e a causa  dell' intervento  di tali  fattori  modella

26 Anniversario

15 minuti di silenzio del primario Gemelli 26 ANNIVERSARIO DELLA SUA PERDITA IMPROVVISA MORTE   RICORDANTO l’immagine dominante del prof SALVATORE GEMELLI 17/03/1988   Al ottimo geriatra fondatore dell’ UTE –TL LOCRI- SIDERNO     SALVATORE GEMELLI NATO AD ANOIA SUPERIORE NEL 1939   E MORTO A LOCRI NEL 1988 MEDICO CHIRURGO 1968 AIUTO 1972 PRIMARIO GERIATRA 1980 ALL ‘ OSPEDALE FIMOGNARI DI GERACE E SUCCESSIVAMENTE DOCENTE NELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI GERIATRIA E GERONTOLOGIA DELL’ UNIVERSITA DÌ PAVIA IL SUO IMPEGNO SOCIALE FU NON Già DOVERE PROFESSIONALE MA VOCAZIONE NATURALE E MANIFESTAZIONE DÌ UN ANIMA GENEROSA .   ORGANIZZO NUMEROSI CONVEGNI DÌ MEDICINA GERIATRICA E Di PROBLEMATICA SOCIALE PROMOSSE CONFERENZE dibattiti CORSI Di FORMAZIONE E DÌ AGGIORNAMENTO SULL’ASSISTENZA E SUI PROBLEMI DEGLI ANZIANI FONDO LE ASSOCIAZIONI AMICI DELL’ OSPEDALE DÌ GERACE AMICI DEGLI ANZIANI E DEGLI HANDICAPATI E L’UNIVERSITA DELLA TERZA ETA E TEMPO LIBERO DÌ LO

fotografia

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locali president fotografie

invece, intendo volgere la mia attenzione ancora sull’uomo e, per cercare di tratteggiarne un’immagine il più veritiera possibile, frugo ancora nel mare dei ricordi, dal quale, riaffiora il nostro ultimo incontro. Seminara era già ammalato e stava per recarsi a Gerace ove il comune amico dott. Salvatore Gemelli, della vicina Anoia , gli aveva offerto un posto nel reparto geriatrico da lui diretto. Percorrevamo la via principale del paese diretti a casa sua e mi parve che guardasse in modo insolito quelle case di cui conosceva anche il numero dei mattoni scrostati. Appariva affaticato ed a me che lo guardavo con evidente preoccupazione per il suo stato fisico, rivolse parole di rassicurazione. Si invertivano i ruoli: lui, ammalato, mi tranquillizzava, facendomi credere che l’ora dell’addio era ancora molto lontana e che, comunque, non solo ci saremmo rivisti ma insieme saremmo tornati a Pescano ove, nella ricostruzione della casa, stava impiegando tutti i suoi sudati

palazzo Abbate Elia

Nel 1964 Giuseppe  Tllarida pubblico  in Gerace città millenaria una buona lista  comprendente  anche edifici ecclesiastici  e parti di edifici privati  A cominciare dal 1966 Emilio Barillaro ha presentato  elenchi di opere  geracesi interessandosi ad essere sotto varie angolature Nell' aprile  del 1967 il Sindaco di Gerace  Giuseppe B. Fimognari   con la collaborazione  di Don Peppino  Barbaro  uno dei parroci del luogo che tanto ha  fatto per la tutela di opere e preziosi   della sua città approntò un catalogo  è da rilevare che in esso  si prendevanno  per la prima volta in considerazione le pergamene e i codici del   sec XV prossedutti dalla Cattedrale Nel 1972 SGemelli pubblicava una ricerca  bibliografica sull' argomento  unitamente ad elenchi di dieci  monumentali  34 dipinti  11 statue e dati sui preziosi vari posseduti  della Cattedrale  dalla chiesa di S. Anna e da quella di S. Martino in base  a fortunate  ricerche effettuate  dal medesimo tali elenchi sono  stati