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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

visione d'insieme

gerace  risulta  di varie  parti  fra loro armoniosamente  integrate  e sviluppate  si sia  in rapporto  alla  topografia  del suolo  occupato  cui  si deva  la  quadratura  imperfetta  delle  maglie  del ordito urbano  e il particolare  disegno  di base  nel  rione   vasia nel bprgo  e nel borghetto  e alla  presenza  di alcuni  percorsi  socio  economico   centro  religioso  e abitato  classici  e delle  epizefirii  svolte  dall' amba  geracese  e specilizzate nel  suo  tratto  cacuminale  adempiente  ufficio  di castro naturalmente  fortificato  il  castello  è la struttura urbana  posta  a quota  più alta  esso  rappresenta  l'elemento  più  nobile  di  quelle  costruzioni   militari  le quali  in garn  numero  ed allo stato  di ruderi  più o meno fatiscenti  si possono  ancora ammirare  nella  vastissima  superficie  che  si apre  dietro  il castello  ad  ovest  e che  come avviene insimili casi  e come ancora  si racconta  dagli anziani accogleva  gli abitanti  nel corso

stato attuale

il comprensorio  possiede  un  sistema  idrografico  formato  da numerosissimi  corsi  d' acqua  con  bacini imbriferi  di modesta estensione  ai quali  l'accidentalità del territorio  e la tipica  vicinanza  della linea  di  displuvio  al mare  jonio di superfice  il numero  dei corsi  di acqua  è  notevolissimo  non  soltanto  nei confronti  della  restante  calabria  bensi  di tutto  il mezzogiorno  di conseguenza  le pianure  latistanti  raggiungono  un valore  che  è  inferiore  alla  pur  minima  percentuale  regionale  che  è  del 7,94% della  superficie  totale la natura  del  terreno attraversato  e i caratteri  locali  della  piovosità  sono altri  due  fattori  che  incidono  notevolmente  sulla  rovinosità  dei  corsi  d' acqua  del  comprensorio  che  oggi sono  poverissimi  d'acqua secchi  d'estate  e straripanti  d'inverno questi  hanno  svolto  ttramite  la  formazione  di acquitrini  e pantani  un ruolo  spoporzionato  alle  loro  capacità  rea

ute -tl

universita della terza età e del tempo libero salvatore gemelli

premio gerhard rohlfs alla memoria al prof . salvatore gemelli per gerhard rohlfs gancemi

il premio  vuole  essere  un ringraziamento  alla  sensibilità  e  alla  lungimiranza  dell' uomo  che  ci ha lasciato   come  dono  ricco   insostituibilità  e alla  lugimiranza  dell'  uomo   che  lasciato  come  dono   ricco  r insostitubile  la prima  biografia  del  grande  linguista  trdrsco   che merita  come  dice  giuliano  bonfante   l' imperitura   gratitudine  di ogni  vero  italiano  ma è   anche  un  riconoscimento  alla  personalità  poliedrica  di gemelli  che  col suo lavoro instancabile  lascioa  traccesignificative nel  campo medico  come docente  universitario e primario  di geriatria  nel volontariato  sociale  e culturale  quale  ispiratore  e fondatore  dell'  università  della  terza età in calabria  nella ricerca  storica quale  studioso  di testimonianze  tradizioni e costumi  della nostra terra

III congresso nazionale

dr salvatore gemelli primario geriatra ospedale f. fimognari gerace ab .it v. le garibaldi trav II n.8 89044 locri RC

nei giorni 4,5,6, e 7,   giugno  del corrente anno  si  terra a gerace il  III congresso  nazionale   sui problemi  medici  e sociali  dell anziano il congresso  coincidera  pure  con il v  convegno    regionale    calabro  su   tale  argomento  con  il  corso  di  lezioni  tenute    dalle  scuole  di geriatria  e  gerontologia   dell' universita  di firenze   direttore   prof  francesco maria antonini  e  con  il primo  corso  tenuto   delle scuole  dell' universita  di torino  direttore  prof f. fabris  dell'   univ di modena  prof  g. vecchi   e dell universita di   catania  prof . motta  la tornata  di tali  lezioni un  cui concetti  non  risultano  sempre   chiari  il tema  affrontato infatti  sara  duplice  e vertera  sulla  protezione   della dignita  dell anziano  il ruolo  delle strutture socio  sanitarie    day  centre day  hosoital  case protette  struttura   riabilitative  a degenza  breve  e su  tali  caoitoli  di  clinica geriatria  i singoli  temi  dell

salvatore gemelli

pegaso d'oro

un posto al sole

salvatore fuori del balcone dell' opsedale di gerace

l'anima cristiana della calabria

copia per conoscenza III mo sigor dr francesco sapio presidente della casa di risparmio di calabria e lucania corso b. telesio 87100 cosenza

 sigor  presidente nei giorni il 12,12, e 14 giugno  del corente anno  avrà   luogo a gerace  il  III congresso  nazionale  sui  problemi  medici e sociali  dell' anziano  il singolare  valore  di questo congresso  nasce  dal  fatto  che esso  viene  relizzato  con il coinvolgimento   diretto di ber  quattro  scuole  universitarie  quelle  di geriatria  e gerontologia  delle universita di  firenze  direttore prof  francesco  maria antonini  di  catania  prof l. motta  di   modena  prof  gp  vecchi e di torino  prof  f. fabris  le quali  realizzerano  il normale  corso  delle  loro  lezioni in gerace  per  la  durata  del congresso  per tale  motivo  pertanto  giungeranno da ogni parte  d' italia  circa  trecento  medici specializzandi  la tornata  di tali   lezioni sara  occasione  per  noi  di realizzare  un corso di  aggiornamento  per i giovani  medici  obbligo  di  frequenza  esame  finale  e rilascio di attestato di  fraquenza  valido  per  i punteggi  cocorsuali  ad ess

quando lavorava nell ospedale di gerace

il borgetto

 ha   inizio  con la porta  urbica  del  borghetto  che  faceva  parte  un tempo  di  un sistema  di  fortificazione  di  cinta  molto  intenso  in  questo  lato  della  città sistema  che  lasciava  fuori  le mura  sol tanto un  chiesetta  quella  di  s. maria  egiziaca  una  volta  superata  la porta  del  borghetto  si   incontra una  chiesa  molto  cara  ai  geracesi  quella  di s. martino la quale accanto dalla  parte orientale la necropoli  medioevale di s.  martino  constituita  probabilmente  da  sei   sole  fosse scavate  nella  roccia  e da  scavato  accanto  il tutto  si trova  attualmentenel giardino  della  chiesa  ma il sitopotrebbe essere  stato occupato  da  una fase scrioore  della chiesa di s. martino  dinanzi  alla chiesa è una  piccolissimo   spiazzo  detto upracùsu  l' acciotto lato  l'abitato  è di modestissime  strutture  suddiviso   nelle  due sezioni  poste ai due  lati di via roma la via  che  attraversa  il piccolo  quartiere  di gerace  dietro la pri

a cosenza che intervistavano a salvatore gemelli

polsi

Salvatore Gemelli nella sua pubblicazione ha portato un contributo insostituibile; il mio lavoro Polsiana obbedisce non solo alla esigenza intima di riscoprire momenti, fatti e personaggi di Polsi o su Polsi; ma obbedisce ad una necessità di mettere ordine nel disordine di documenti che spesso sono negletti o male interpretati, spesso per ignoranza, ma più spesso per interessi particolari, perché è nella mente di certa gente che retrodatare un fatto ecclesiale, dia più lustro a cose e fatti; che dare valore a fatti legati a ‘miracoli’ o situazioni non del tutto spiegati, crei un alone che dà più lustro, più fama alle cose stesse! Va aggiunto che il successore di mons. Del Tufo, il vescovo Cesare Rossi (1750-1755) è di certo, leggendo attentamente i documenti forniti dal più volte citato Gemelli, il prelato che dà non solo un impulso a Polsi, ma è anche colui che "reintroduce" l’angelo nell’icono- grafia polsiana: &qu

salvatore gemelli

D.M.S VIXIT ANIS IX COLLEGIVM SERAPIS ET JVNONIS FECERVNT TAVRIANE

L'uso dei mesi  è anche  comune alle due cittadine ma la ricchezza  delle  epigrafi  cristiane  di tropea e la loro  scarsezza  in locri  istituiscono dei rapporti  di dipendenza  della città  ionica  rispetto  a quella  tirrenica  probabilmente  elementi  africani e orientali agirono  contemporaneamente  sui due  versanti  incidendo  maggiormente  sulla  coste  tirreniche  e dando  luogo  ad  una  folta  comunità  cristiana  nel triangolo  tropea  nicotera  vibo  valentia il problema  troverà  la sua completa  soluzione  allorchè  le  ricerche  archeologiche  ci avranno fornito  altri  reperti  nel trritorio  locrese  per ora  sappiamo che  mentre in questo  sono  innegabili gli influssi del mondo ellenistico  sul tirreno  ciò  non  è documentato  resta   sul tirreno  la presenza  del buon  nu mero  di abrasax  che vito  capialbi  disse  di avere  scoperto nell' agro vibonese  basandosi  sul fatto che molto  del materiale  posseduto  dal capialbi proveniva  anonimo  per averl

milano primavera 1988

grand hotel president

le chiese

i vecchi  di gerace  raccontano  che in città  siamo  esistite  ben 128 chiese  ci affidano  dunque  un  concetto  popolare  chiaramente  ipertrofico  il quale  nella  puntualizzazione  numerica  trova  lontane  radici  di convincimento  di reale  tra scorsa  grandezza  la cui  sensazione  è stata  trasmessa   da padre  in figlio  e di fronte  alla  quale  gli abitanti  della  vecchia  città  restano  oggi  anch  essi  attoniti  alcuni  di  quei  vecchi  che  di tadizioni  e  sanno  moltissime  cercano  di  renderlo  un  tale  concretto  più  accettabile  all'  interlocutore  e gli  parlano  di  immagini  simila ri  di grandezze  non  più esistenti  non  è  raro  infatti  sentir  cadere a questo punto  il discorso  sull  identità  indiscussa  per  loro  di gerace  con  l'antica  locri  opresso  altri  su come   l'antica  locri  si estendesse  dall' amba  di gerace al mare  e sulla  spiaggia  da rocella  a bianco finora  non è stato  pubblicato alcun  dato obbiettivo tu
ontenuto:   Siderno e Locri, considerate insieme per via degli stretti legami di interdipendenza e complementarietà socio-economica, di rapporti e di scambi attivi, continui, normali, rispondono a determinati criteri e se ne è fatto un centro comprensoriale di conurbazione": è questo - l'esposizione dei problemi legati alla conurbazione tra Siderno e Locri e l'evidenziazione della impellente necessità di tale realizzazione - il leit-motiv di quest'opera di Salvatore Gemelli, fresca viva ed attuale vent'anni dopo la prima edizione.   Salvatore Gemelli (Anoia Superiore 1939 - Locri 1988), Medico-chirurgo (1968), Aiuto (1972), Primario Geriatra (1980) all'Ospedale "Fimognari", di Gerace; e, successivamente, Docente della Scuola di Specializzazione di Geriatria e Gerontologia dell'Università di Pavia. Il suo impegno sociale fu non già dovere professionale, ma vocazione naturale e manifestazione di un'anima generosa.   Fu appassionato esponente del

il viaggio pastorale a reggio calabria 1984

poesia

questi uomini  hanno   solo  oneste  esprtessioni di fede questa  gente che altrove  è tradita  che tradisce  sè ancora  chissà  quando   chissà se saprà la mia  gente  capirsi   chissà se saprà  ripescare li  dove  è nascosta  si da  loro  nascosta  la vita  del ricorso  ad un momento  di gloria

capitolo terzo la fiumara della madonna

come ci attestano i più antichi  documenti e la tradizione  orale  il santuario  di polsi  sin  dalle  sue  origini  è posto  là  dove  è oggi  fra  due  torrenti  cranzari e sedia  che  portano  acque  perenni  al bonamico la fiumara di crànzari  è detta  fiumara  della  madonna  sin  dal  sec XI pechè  con la sua  ansa  meridionale abbraccia  il santuario  la  valle  in cui  scorre  è  detta  valle  della  madonna  le sue acque  si originano  in contrada  jucari  V  fig  n.2 da più valloni  sibilia  circuti  cannavaci  ecc  dai nomi  suggestivi subito  sotto ctr  jucari  i valloncelli  si fondono  in un unico  corso  e formano  la fiumara  di crànzari la quale  si dirige verso N-E  passa  sotto  il basso  ripiano su cui è addovato  il santuario e dopo  oltre 1 km si  fonde   con  la ripiano su cui è addovato  il santuario  e dopo  oltre 1 km si fonde con la fiumara  sedia  per  formare  un  unico   corso  che  si getta  poco  dopo  nella  fiumara  di  varelli  le  cui acque  scendono

12 il feudo di Grotteria

Le notizie sul feudo di Grotteria  risalgono ai primi  del sec  XIII  la sua  nascita  è segno  cosi come  altrove del decadimento  del potere  centrale  e del  potere  ecclesiastico  detentore  quest  ultimo  du vasti  possedimenti per  la cui  conservazione  abbiamo  visto  sorgere  interminabili  liti  in  seno  a tali lotte   si delinearono  i confini   del feudo   l'estensione  del quale  è cosi  descritta  nei quinternioni  del tempo  baroniam  Grottariae  cum terris et  casalibus  infrascriptis  moctae  jojusase  mammulae sancti jonnis  a giraci  salvi   sideroni  piccoploni  vuadae  pirogi  pirgo   martoni    et baptipedoni  et ceteris   i casali  di piccoloni vuada  e baptipedoni  non  esistono  più  vedi  figg 11e 12 dei primi signori  di  grotteria    conosciamo  soltanto il nome di un tipico  avventueriero  albergo  piscicella dec XIII  assurto  feudatario  per meriti  militari  ricordiamo  per il 1283  giovanni  ruffo e l'Ammiraglio  ruggero di lauria  per il 1303 

andiamo a curarsi dal medico salvatore gemelli

la piana di gerace

la piana si  raggiunge  abbandonandp  la nazionale  ss iii all' insegna   del EPT  poco  sopra  la chiesa di  s.  giorgio  di fronte  al club  lerax  essa era  infibiduata    nel  passato  recente  come  limite  geracese e precisamente  nel  punto  in cui è la fontana   della pianna  nel passato più  lontano  era illustre  pergrande  copia  di  chiese  s. trinità  del  piano  s. maria  nuova  s. maria di  monserrato  s. antonio abbate  s. michele  de  paya  paupera  s. nicola  della chele  de praya  paupera  s. nicola  della   piana o del povero  s. nicola  de trisagio di due conventi quello  dei  cap puccini  e quello degli  osservati  includente quest ultimo la eh di s. francesca  romana  che attualmente  costituisce la cappella  del  cimitero  come antichissima  sede   della  fiera  di gerace   celebrantesi  l'otto dicembre  con  grande affusso e con  una  serie di strutture  or ganizzative  che ci sono  note  fin  dal cinquecento e perchè  in essa furono fucilati i cinque 

statutto

capitolo primo

i confini  naturali  del versante  ionico  della  provincia  di Reggio  calabria  inscrivono  un' area  approssimativamente  trapezoidale   delimintata  a N-E, dalla  catena  secondaria  che, dal  più alto  monte  delle  serre  il pecoraro  m.1420  degrada  verso lo jonio  costeggiando  lo stilaro  fino a capo  stilo  a S-O  dal  massiccio  contrafforte  che  si stacca  dalla  cima  dell' aspromonte  e scende  precipite  a capo spartivento  a N-O da  una  cerniera  montana  a funzione  istmica  i  primi  due  confini  sembrano  limiti  veri  gli altri  sono  stati  dei tramiti  culturali  attraverso  quello  di SE il mare  rappresentò  il tramite  delle  profonde  muli attraverso   quello di S-e ,il mare  rappresentò  il tramite  delle  profonde mitazioni  culturali   dei  secoli  VII E VIII aC. vedi  fign.1 l'unica  istituzione  compresa  in questi  limiti  fisici  è la diocesi  di gerace  locri  struttura  la quale  dunque  si  presenta  come  un armonico adeguamento del

il crocifisso Della Nave frammento residuale

 La famiglia Oliva  si S. Giorgio  morgeto ha salvato questo  frammento  del bizantino  crocefisso  della nave si tratta di una scultura in legno  laccato e dipinto opera di squisita  raffinatezza   finita in frantumi nel corso dei restauri  della  cattedrale di gerace donde proviene  questo  pezzo  venne  raccolto nel 1969 fra  i rifiuti  ed  materiale  di scarto non sappiamo se esistano altri  frammenti  o dove  essi  siano ma nel coro  della cattedrale si conserva  integra  la croce lignea  su cui  il  crocifisso  poggiava   testimonianza superba  di tutta  un epoca il crocifisso  della nave  riproduceva  il cristo  in dimensioni reali in base ai antropometrici e sapendo  che  il diametro  verticemento  della  scultura   è di 27 cm  il cristo andato in frantumi  do veva essere alto non  meno di 183 cm
arco Nazionale dell’Aspromonte. Il Gerace::.Discesa della Cattedrale - clicca per ingrandirefascino e l’arte di Gerace continua fuori dai templi, lungo le piazzette, le stradine, lungo i muri pieni di storia delle case, dei palazzi e delle Chiese. Gerace è abbellita da sontuosi palazzi signorili dotati di portali in pietra lavorata da scalpellini locali. Fra i più significativi vi è Palazzo Grimaldi-Serra (di origine seicentesca, ma rifatto nell’Ottocento), Palazzo Migliaccio, in piazza del Tocco, Palazzo Candida, edificio nobiliare a corte, Palazzo Arcano con un bel portale in pietra, Palazzo Del Balzo, unica struttura civile di Gerace munita di feritoie difensive. I vicoli del centro di Gerace riservano ai visitatori particolari architettonici come le 'volte a gistuni', una tecnica costruttiva tipicamente geracese che consisteva nel costruire l'arco facendo unagettata di calce su canne intrecciate, alla stessa maniera con cui vengono intrecciate per fare i cesti ret
LE porte   urbiche dodici sono le porte di gerace   delle   quali   si   ha memoria otto non esistono   più e di   qualcuna   di esse   è difficile   indicare oggi il preciso   sito quattro esistono   tuttora e sono   senza   battenti   l'ultima   porta   che   conservato le sue   funzioni   fino   al primo ottocento è stata   quella   di santa lucia   che   i più   vecchi   ricordono che   si chiudeva   ogni sera   al   ricordano   che si chiudeva ogni   sera al   l'ave   maria

Scheda di Gerace Gerace ,città di interesse storico monumentale urbanistico e ambientale

interesse storico civiltà prei-protostorica  fiorita  nel  centro  di  chau e  posteriormente , in quali  di stefanelli  parrere  in taluni  insediamenti a capanne  chau stefanelli  ed in quelli  con  escavazioni  imbutiformi  monte  paolini  centro  urbano odierno  nel sito  del monastero  di s.anna  e del palazzo  gratteri  inglobante  anche  via  s.  anna  ctr  stefanelli  necropoli protostorica  di ctr  stefanelli parrere  coeva  delle più note perchè già  studiate  ed edite  necropoli  di canale  janchinna  scorciabove  civiltà  cavernicole e semicarnicole  caposaldo  bizantino  fra i più  importanti  della  calabria  centro  commerciale ebraico con sinagoga   primeggia  anche  in epoca normanna  famoso  è l'incontro dei due fratelli  roberto  e ruggero   che  vi abita di frequente  e vi erige monasteri e chiese  e fondazione a gerace  del regno  delle  due sicilie  grande  splendore culturale  nel trecento  con i vescovi  loannikios  barlaam  e simone atumano e nel  quattro

una vita per la geriatria

come è natà la Guida

Questo  lavoro  non avrebbe  visto la luce se non avessi potuto coninvolgere  nella  mia  ricerca  gli interessi  e lapassione  di  persone  a me care di e di conoscenti vari. E qui  il caso  di  far  presente  il ruolo  di mia  moglie e dei miei  figli i quali hanno  vissuto e  vivono  con  me  l' avventura  dei  miei  interessi  culturali interessi  per  i quali  utilizzo  i momenti  liberi più vari e  più impensati. Mimmo  Curulli   e un tempo  anche    brunosiciliano mi è accanto nelle tappe  di una ricerca  permanente  in situ  Dovrei  ricordare  anche i nomi di tanti Geracesi  di  ogni  età  ricordo  solo canonico  antonio gratteri don francesco laganà  lo  scomparso  medico filippo fimognari  il veterinario nicola delfino  vincenzo laganà  Umberto scaramuzzino maestro  mimmo lacopo  melo e giuseppe  barbaro  vincenzo  custureri giuseppe  tersite  Anna  sorace  con il marito  gianni  cataldo  giuseppe e francesco spano  maria spanò Oliva   giaccomo  Oliva  il ceramista  E
l' abside  destra e dell' abside  centrale  questa porta  abbellita a dovere  con iscrizioni  pitture e lo stemma  vescovile in cima  ad essa rappresentava  la meta  finale   della lunga cavalcata che compiva ogni nuovo  vescovo entrando in città  partendo  nelle epoche più remote   dalla chiesa  di s. michele  detta per l'appunto  de porotopodio  perchè in essa metteva  per la prima  volta  il piede  il vescovo  neoeletto  successivamente   dalla  chiesa  di s.Martino  sita nel borghetto  subito dopo  la porta Magiore  in altra  epoca  il corteo  de in altra epoca il corteo del  vescovo  neoeletto partiva  dalla  ch . di S. Nicola   del  caos  posta  di fronte alla  porta  del borghetto. Ognuna delle  porte  ubiche nel passato era guarnita  da strutture  religiose in fase  magnogreca  troviamo un Nifeo sia  presso  la porta  del cofino  che perso  la porta di  s. lucia  in fase  cristiana  il nifeo  del cofino accoglie  del  cofino  accoglie  culti  cristiani  e nel  mad
Questi uomini hanno solo remonte espessioni di fede da darti questa gente che altrove è tradita che tradisce sè ancora chisà quando chissà se saprà la mia gente capirsi chissà se saprà ripescare la dove è nascosta la via da loro nascosta la via del ricorso ad un momento di gloria  

poesia

lo cronista  di fatti  residuali  del  popolo che tanto ti ha  amato io faccio  l'offerta chhiesa da solo  Ho seguito  una strada diversa  da quella dei  pellegrini  di prima ti ho cercato  nelle scantoffie mi sono  gesti   ancestrali i devoti incarmando i miei avi

gerace

pazza del toco E antichissima  questa  piazza ed  è stata  sempre  centrale  nella vita  abitato  della  città  E chiamata  comunemente  il salotto  di Gerace  perchè  gli abitanti amano  passarvi le ore  libere  e godersi  il fresco  estivo  e il caldo  sole  invernale  seduti all'  aperto  ai tavolini  degli  uffici  qui esistenti  fanno  di questa  piazza il centro  vitale  della  cittadina  Qui sono  le  Poste  qiu  la Farmacia  qui  accanto  la sede  provvisoria  dell' Ospedale  cittadino  nel  palazzo  Sant  Anna  il   Palazzo  di città  che oggi  si chiama  di nuovo  palazzo  del  toco  e  l'Albergo  la ruper  qui  è  l'ufficio  turistico  cominale  le sedi  delle  sezioni  dei  parti  politici  e numerosi  negozi su  questa   piazza  si affacciavano  le  principali  famiglie  geracesi  ed i loro  palazzi